1. Come sono diventato l’amante di mia figlia Vanessa – Capitolo 2: La prima unione proibita


    Data: 03/08/2021, Categorie: Etero Incesti Autore: Piacereproibito, Fonte: RaccontiMilu

    ... bacio ritorno sulla guancia destra e le do un terzo bacio, uno più del solito, vicino all’orecchio. In quel momento capisco di non essere più in grado di smettere di baciarla e le dico vicino all’orecchio:“Dio Vanessa come sei bella…” e le do un altro timido bacio lì vicino, poi un altro e un altro ancora cominciando a scendere verso il collo. Succede tutto in fretta.
    
    “Ohh.., papà no…” sussurra lei. I miei baci si fanno sempre più libidinosi, mi stringo ai suoi fianchi portando la mia verga dura per la prima volta a contatto col suo corpo, contro il suo inguine e contro il pube. Comincio a gemere dal piacere nel baciare la sua pelle liscia e nel sentire la mia verga contro il suo pube sensuale. Scendo baciandola sulla sua scollatura. Non l’avevo mai baciata così vicino ai suoi seni. Risalgo sul collo, verso le guance e la bacio vicino alla bocca. Le sue braccia si aprono e le sue mani si posano su di me. La cartelletta e la borsetta cadono per terra.
    
    Lei dice con voce sensuale ed un po’ tremolante:“No papà, sono fertile…”. Quelle parole mi fanno impazzire, suonano come se fare l’amore con me stesse facendo parte dei suoi pensieri, o delle sue idee in qualche modo.
    
    – Vanessa sei bellissima, mi sento impazzire, non riesco più a resisterti…
    
    La abbraccio e con una mano sul fondoschiena la premo contro la mia asta dura e mi ondeggio mentre la bacio dappertutto.
    
    Scendo fino ad inginocchiarmi per terra e spingo il naso nella patta dei suoi jeans. Inspiro ...
    ... profondamente ed il suo profumo di fertilità.
    
    – Vanessa, che profumo di fertilità, mi fai impazzire…
    
    Le dico inebriato da quella dolce e afrodisiaca fragranza.
    
    Mi risollevo ed in uno stato quasi confusionale la sospingo all’indietro con i colpi del mio bacino e della mia asta dura, camminando verso la mia camera, mentre continuo a baciarla.
    
    Mi butto sul letto con lei sotto di me, io sono assestato con la mia asta dura fra le sue gambe. Per un attimo ci guardiamo. E’ bellissima, mi tuffo nella sua bocca meravigliosa e le nostre lingue si accarezzano per la prima volta con passione, come quelle di due amanti. Gemiamo entrambi per quel contatto proibito. Sento la sua lingua calda e come se fosse diversa dalle altre. Comincio a muovermi affannosamente come per chiavarla e gemo scompostamente. Premo bene l’asta dura nello spacco dei suoi pantaloni. Lei anche geme.
    
    – Aahh… papà sì fammelo sentire, com’è grosso…
    
    – Ooohh Vanessa mi hai fatto impazzire quella sera, ho sentito tutto… lo sapevi vero, che ti sentivo…
    
    – No, non l’ho fatto apposta… ma… ho sentito il tuo grido e poi ho visto le lenzuola ed il fazzoletto pieno di sborra…. avevi sborrato per me papà?
    
    – Sì tesoro, mi hai fatto impazzire fino a sborrare, sei diventata proprio una figona Vanessa…
    
    – Anche io impazzivo quando ti sentivo con la mamma…
    
    – Ci sentivi?
    
    – Qualche volta sì… Quando ero ancora vergine e sentivo la mamma godere. Volevo così tanto sapere cosa stava provando, con il tuo cazzo dentro di ...
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