1. Come sono diventato l’amante di mia figlia Vanessa – Capitolo 2: La prima unione proibita


    Data: 03/08/2021, Categorie: Etero Incesti Autore: Piacereproibito, Fonte: RaccontiMilu

    ... innocenza, solo che questa volta era spinta dall’attrazione sessuale. La sua mano si intreccia con la mia e di tanto in tanto ci diamo piccole strette con le dita, come segnali di intesa e di complicità. Avere accanto a me quel corpo meraviglioso che profuma di freschezza e fertilità mi fa impazzire. Finisce il film ed andiamo a dormire. Sono stato eccitato per tutto il tempo. Avrei voglia di farmi una sega liberatoria, ma non voglio. Mi impugno il membro e mi muovo contro il materasso, ma lui non vuole, si rifiuta di provare piacere. Ormai desidero lei, lei vera. Sì, mi voglio accoppiare con lei, mia figlia Vanessa, una meraviglia a cui nessun uomo può resistere. Se non fosse mia figlia me ne sarei innamorato, o forse sotto sotto lo sono già, solo che non me ne sono ancora accorto.
    
    La mattina dopo mi sveglio con un’erezione spaventosa ed una voglia incontenibile di lei. Il mio pene è duro come il marmo e spinge in fuori lungo l’inguine. Spinge sotto l’elastico dei pantaloni del pigiama, ma non me ne vergogno più all’idea che lei mi possa vedere, lo sa ormai che mi eccita. Non sporge molto perché è tenuto schiacciato dagli slip, ma è ben visibile.
    
    Esco di camera proprio quando lei sta andando verso la porta, pronta per uscire. E’ bellissima. Trucco molto leggero, i capelli raccolti dietro espongono il suo collo meraviglioso, lungo e liscio. Indossa un corpetto scollato e senza maniche, tipo quello che aveva per quella sera in discoteca, solo che era rosa. Dalla ...
    ... scollatura spunta appena il bordo del reggiseno di pizzo marroncino. Sopra ha un giubbetto leggero, aperto. Ha una piccola borsetta al braccio e si stringe al petto una cartelletta con un blocco note. Ha dei jeans leggeri molto aderenti che fasciano le sue cosce di marmo, interminabili, fino alla sua fica meravigliosa, entrandole leggermente nello spacco.
    
    Le vado incontro con la faccia un po’ assonnata. Lei nota la lunga sporgenza lungo il mio inguine e sulla cappella. Ci fermiamo l’uno davanti all’altro e ci guardiamo. Di solito mi dice subito “Io vado, ciao papà…”. Invece rimaniamo a guardarci per alcuni lunghi secondi. Le poso le mani sui fianchi come per abbracciarla per salutarla, dato che lei ha le braccia impegnate e non mi può abbracciare. Invece non la saluto subito e colpito dalla sua bellezza solare le dico:“Sei bellissima stamattina, dove vai?” , “All’università. Ho solo 1 ora di lezione”. “Beh, allora ciao, a stasera…” le dico e mi avvicino per baciarla sulle guance come faccio tutte le mattine quando ci salutiamo prima che esca.
    
    Questa volta però sfiorare le sue guance di velluto e baciarle mi manda in estasi… Il suo collo sprigiona un profumo meraviglioso ed io lo vorrei prendere a lappate con la lingua, prenderlo a morsi e baci appassionati…. Sono eccitato come un toro fin dalla sera prima, quando le ho tenuto la mano sulla coscia per tutto quel tempo mentre giocavo con le sue dita affusolate. Oggi lei sprigiona una fragranza irresistibile.
    
    Dopo il secondo ...
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