1. NORA E IL SUO SEGRETO


    Data: 19/07/2021, Categorie: Maturo Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    ... il camice che aveva per casa, un bottone dopo l’altro ... e lo fece scendere languidamente dalle spalle verso il basso fino a liberarsene completamente.
    
    Nella penombra il suo corpicino, slanciato dai tacchi, era delizioso come sempre.
    
    Mauro sentiva sempre più caldo.
    
    Con gesti teatrali e abbozzati, Nora continuò e si fece scorrere le mutandine giù, giù fino a staccarle da sotto i tacchi a spillo.
    
    Ora, ferma, davanti al grande tavolo, concluse il suo “gioco” con una posa da Pin-up:
    
    una mano sulla vulva e l’altra di traverso sopra i seni, protetti, comunque, dal reggiseno a mezza coppa, che lasciava intravvedere i piccoli capezzoli scuri.
    
    - Sono ancora brava? – concluse con una risata limpida – Ti ricordi? –
    
    - Mi fai uscire pazzo, come sempre, tesoro! – disse Mauro infervorato. Non riusciva a far finta di niente, come sempre la vista del suo corpo lo rendeva impaziente ... eccitato, e Nora lo sapeva bene.
    
    Mauro si alzò e si accostò alla sua donna, con la sicurezza del passato, la prese per i fianchi, affascinato dalle sue gambe, ancora tornite.
    
    Al tatto, la pelle di lei, era cedevole, deliziosa ... meno tonica di una ventenne, ma delicatamente arrendevole sotto le dita.
    
    Nora era ancora molto bella e Mauro la baciò, senza mezze misure.
    
    Mentre la trapassava con la lingua e le suggeva la saliva, con le mani, dietro la schiena delicata, se la tirava verso il pube, dove il cazzo si faceva sempre più duro.
    
    La strattonava verso se in maniera ...
    ... a****le, come se volesse rimarcare, dopo tanti anni, un possesso che andava oltre il tempo.
    
    Nora si lasciò andare al “suo uomo” ... solo adesso ammise, amaramente, con se stessa di sapere che era stata sempre sua, nonostante tutto.
    
    Se non fosse stata così eccitata, avrebbe pianto di gioia e di dolore, ma adesso era troppo su di giri per non godersi quell’abbraccio maschile.
    
    Mauro aveva addosso lo stesso profumo di una vita fa, e Nora si rammaricò di non avere più usato il suo, per rabbia, contro la vita e contro l’amore.
    
    Lei cercò la patta del suo uomo con le mani e frugandogli nell’inguine, si ritrovò il suo cazzo liscio tra le dita ... si sentì mancare.
    
    Erano due anni che non toccava un pene, vivo e caldo.
    
    Dopo poco Mauro, che era tornato il leone di sempre, la condusse per mano al divano, con gesti sapienti e la posizionò a favore dei suoi desideri.
    
    Fece in modo che Nora si stendesse di traverso sui cuscini e che, con la testa, si ritrovasse leggermente fuori dal bracciolo. Lui si mise sul lato in modo da dominarla completamente.
    
    Per prima cosa le infilò il suo cazzo in bocca senza preamboli e subito iniziò a darle delle profonde stantuffate, tanto, che gli occhi di lei si riempirono di lacrime, per la difficoltà a respirare sufficientemente.
    
    Lui, senza pietà, invece di accorciare la spinta, si fermava spesso col glande infisso nella gola della povera Nora, che era costretta a respingerlo con le mani ... a volte tossendo, nella foga di riprendere ...
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