1. NORA E IL SUO SEGRETO


    Data: 19/07/2021, Categorie: Maturo Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    ... sua, proprio in quel giorno ...
    
    Ma Mauro era cambiato e, nonostante le battute che faceva, era talmente cambiato da farle un tenerezza dentro, che non sapeva spiegarsi.
    
    Lui parlava e parlava, come un ragazzino che a scuola si accorge di essere comico, e lei sorrideva e fingeva di ascoltare le sue scemenze ma, intanto, moriva dalla voglia di abbracciare, di stringere, quel “vecchio” ragazzo.
    
    Le ricordava Charlot e le sue gag da clown mentre il suo sguardo era triste e innamorato ...
    
    Ecco perché Nora cedette.
    
    - Ma adesso parlami di te, te ne prego – stava dicendo Mauro – ti sto annoiando.
    
    Intanto si alzò per mettersi in piedi di fronte a lei ... forse un po’ più vicino del dovuto.
    
    Nora si ritrovò all’altezza del petto di lui ... per dimostrarsi disinteressata aveva tenuto delle belle pantofole, ma basse ... e lui, come tanto tempo fa, la sovrastava di molti centimetri.
    
    Con la mano Mauro le prese delicatamente il mento, per poterla fissare ... Nora non riuscì a svincolarsi, mente i suoi occhi luccicavano per quel contatto così intimo, intenso.
    
    - Posso usare il bagno? - disse lui, inaspettatamente – Perdona, vengo da lontano ... –
    
    - Certo, si ... vieni con me. – e lo accompagnò alla toilette.
    
    Nora era una donna determinata, da sempre, fin dal primo incontro ... quando in un solo giorno erano finiti a letto, appassionatamente, la sera stessa.
    
    Così, invece di fermarsi e aspettare gli eventi, si recò meccanicamente in camera da letto e indossò ...
    ... delle calze autoreggenti nere, come una volta piacevano a lui, le scarpe lucide col tacco sottile e delle mutandine, sempre nere, col davanti in merletto trasparente.
    
    Si recò anche lei nel suo bagno, per dedicarsi un attimo a rimediare al trucco, a pettinarsi e a controllare le sue esigenze fisiologiche: con mauro non si sapeva mai.
    
    Mauro, intanto, seduto su uno sgabello, prese dalla tasca il piccolo portapillole e lo aprì.
    
    Come al solito guardò con sospetto le pasticche, sorprendendosi di quanto potesse fare al corpo un “oggetto” così minuscolo.
    
    Come la sera prima scartò, ancora una volta, la dose di anticoagulanti che gli aveva ordinato il suo cardiologo, invece prese tra le dita quella piccola pillola blù e la osservò, prima di assumerla.
    
    Non aveva mai fatto uso di una cosa del genere ... ma, stavolta, ne valeva la pena, pensò, felice.
    
    Uscito dal bagno non trovò Nora, ma lei dal corridoio gli gridò di aspettarla in salotto.
    
    - Fai come a casa tua ... arrivo subito! –
    
    Sedette sul divano. La sua attesa non fu lunga: quando Nora arrivò, lui si rese conto che qualcosa, nel suo aspetto era cambiato. Nella luce attenuata dalle spesse tende, Nora era bellissima e si muoveva per la camera a suo agio, come una gatta.
    
    La donna fece partire una musica delicata, accendendo lo stereo col telecomando.
    
    Poi, mettendosi di fronte a Mauro, accennò quello che in passato aveva già fatto per lui: uno spogliarello, semiserio, ma intrigante.
    
    Piano piano, Nora, aprì ...
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