1. NORA E IL SUO SEGRETO


    Data: 19/07/2021, Categorie: Maturo Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    ... perché si vedeva che stava tanto male, aveva il braccio tirato ... e tutto qui – s’indicò con la mano l’occhio e la guancia sinistra – livido, quasi bluastro ... insomma i sintomi di un infarto, ma di quelli fulminanti.
    
    Avrei voluto dire di no, ma lui me lo chiedeva per pietà ... “Portami via ... per pietà, lei non mi deve vedere, così!” Boh? Non mi mollava, però, allora ho preso la moto di nuovo e lui è riuscito a salirci, non so come.
    
    Gli ho detto che non avevo il casco ... ma a fatto cenno di andare. –
    
    - Ma tu guarda che casino – disse il padre – così si passano i guai! –
    
    - Allora l’ho portato al Santa Croce, che dovevo fare? La ci sta il pronto soccorso.
    
    L’ho fatto sedere sul marciapiedi, perché non si reggeva più ... chiaramente non c’era un cazzo di nessuno, li fuori.
    
    Allora lui mi ha preso la mano ... stava male ma mi ha sorriso ... e, poi, con l’altra mano ha preso dei soldi e me li ha dati.
    
    Io volevo dire di no, ma che vuoi discutere? Quello stava morendo, gli occhi annebbiati ... io non mi scorderò mai quegli occhi ... sembrava mi guardasse con dolcezza, ma di sicuro, nemmeno mi vedeva ... sicuro!
    
    Sono corso dentro come un pazzo, ancora col casco in testa, e ho chiamato gli ...
    ... infermieri.
    
    Abbiamo spinto insieme la barella, ma non c’era più niente da fare. Niente ... – disse visibilmente commosso – non ce l’ha fatta ... –
    
    L’atmosfera, nella cucina, si era raggelata.
    
    Nora si scosse per prima e andò al lavello, poi aprì l’acqua facendola scrosciare, senza motivo.
    
    Il figlio se ne stava lì, pensoso, come se stesse digerendo, soltanto adesso, lo stress della situazione in cui si era trovato; il padre, al suo fianco, non sapeva cosa dire.
    
    Allora Riccardo si alzò e prese dalla tasca dei jeans, una manciata di euro, stropicciati, posandoli al centro della tavola.
    
    - Adesso che devo fare con questi soldi? – disse sconfortato – Dobbiamo rintracciare la famiglia ... restituirli. –
    
    - No! – secca, quasi rabbiosa, la voce di Nora ruppe il silenzio.
    
    - Ma, mamma ... – disse Roberto, stupito - saranno più di cinquecento euro ... –
    
    - Non importa ... – disse ancora Nora, mentre l’acqua scorreva inutilmente nel lavabo – non importa! Tienili tu, tienili. Quell’uomo è contento così ... tienili. Considerali un regalo, considerali come ... un’eredità! –
    
    La voce della donna era lievemente velata dall’emozione, era chiaro per tutti: ma nessuno disse una sola parola, nel silenzio del pomeriggio.
    
    FINE 
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