1. Da Mamma a troia nell’arco di una notte


    Data: 12/07/2021, Categorie: Incesti Autore: giuliano, Fonte: RaccontiMilu

    Il mio pensiero era rivolto a lei sapevo che avevo fatto una cosa sbagliata e questo mi tormentava, mia madre era una persona disponibile e permissiva ma non accettava che le raccontassero delle bugie.
    
    Quella mattina senza una ragione valida avevo bigiato la scuola e quando casualmente c’incontrammo in una via del centro non sapendo come giustificare la mia assenza dalle lezioni, la prima scusa che mi venne in mente fu quella di raccontarle la storiella di un presunto sciopero degli insegnanti senza rendermi conto che quella giustificazione non avrebbe retto minimamente.
    
    La sua reazione dopo aver verificato la falsità della mia scusa fu quella di sentirsi presa in giro, riuscendo sul momento a trattenere la rabbia e limitandosi alla classica frase. ‘Facciamo i conti quando vengo a casa’
    
    Quando sentii la chiave infilarsi nella toppa della porta d’ingresso mi preparai con apprensione alla sgridata e all’eventuale punizione.
    
    Il faccia a faccia con mia madre fu una vera debacle, a testa bassa non accennai a nessuna reazione sentendomi dannatamente in colpa per aver tradito la sua fiducia e sopratutto per averla delusa con la mia menzogna.
    
    La sua ramanzina fu concisa e mirata al poco rispetto che avevo avuto nei suoi confronti descrivendo con crudezza la poca affidabilità che in quel caso avevo messo in mostra, la susseguente punizione si tradusse in un divieto assoluto di frequentare le mie amicizie per una settimana.
    
    Il suo ambulatorio di medico generico era ...
    ... al primo piano di un vecchio edificio nel centro di Rimini e quella mattina stranamente era vuoto, Mirella la segretaria di mia madre vedendomi mi sorrise e disse.
    
    ‘Ciao Luca tua madre mi ha detto di dirti di aspettarla è andata un attimo al bar ma torna subito’
    
    Annuii con la testa e mi sedetti in una poltroncina della sala d’attesa, sfogliai una vecchia rivista quando la vidi rientrare, la sua voce calda e delicata risuonò nella sala d’attesa.
    
    ‘Ciao figliolo devo sbrigare alcune cose poi andiamo…Dai vieni con me in ambulatorio cosi mi dai una mano a sistemare sulle scansie alcune cartelle’
    
    La sfuriata del giorno prima non aveva lasciato tracce e fra noi tutto era tornato alla normalità con il solito andazzo di sempre.
    
    ‘Tesoro tienimi la scaletta devo riporre questa documentazione nella parte alta della libreria’
    
    Con sicurezza mia madre sali i sette gradini e con le mani ingombre di cartelle cominciò a sistemarle secondo la numerazione prestampata.
    
    Le mie mani serravano i montanti laterali della scala e l’intenzione era quella di concentrarmi sulla sua sicurezza ma istintivamente alzai gli occhi verso l’alto, inizialmente provai un piccolo disagio quando il mio sguardo cadde sulle cosce tornite della mia genitrice ma quella sensazione ebbe una breve durata, una forma di eccitazione e di perverso piacere mi pervase quando lei per meglio sistemare quella documentazione allargo leggermente le gambe quel tanto da permettermi di scrutare in profondità fra le ...
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