1. Chi mi ha rubato le…


    Data: 29/06/2021, Categorie: Autoerotismo Erotici Racconti Sensazioni Autore: Valery92, Fonte: RaccontiMilu

    ... sporche.
    
    Provo un brivido eccitante quando sento le goccioline di sperma rappreso nella stoffa che mi sfiorano le labbra. Loro sono leggermente fresche ma io mi sento calda; entrambe però siamo bagnate.
    
    Ancora guardandomi dritto nello specchio divarico leggermente le gambe e inizio a toccarmi. Mentre le mie sottili dita s’insinuano nel mio sesso ansimo. La Valeria che sto guardando allo specchio e rossa in viso, bocca leggermente aperta e capelli in assoluto disordine.
    
    Le gambe mi si fanno molli, m’inginocchio sul posto, poi mi siedo. Continuo a sfiorarmi il clito, spingo la punta delle dita attraverso la stoffa delle mutandine e mi tocco le labbra. Gioco con le mutandine stringendole nella mano, facendole strisciare in mezzo alle labbra.
    
    Sapere che lo sperma di quello sconosciuto sta raggiungendo i miei luoghi nascosti mi eccita oltremodo. Le dita si fanno sempre più veloci.
    
    Dopo un’eternità di estasi vengo. Liquido esce dalla mia figa e mi cola tra le dita. Probabilmente urlo, ma godo così intensamente che neanche me ne accorgo. Continuo a toccarmi ancora un poco approfittando del massimo momento di sensibilità del mio sesso. Per un istante chiudo gli occhi, poi torno a fissarmi colpevole allo specchio.
    
    Lentamente mi sfilo le mutandine. Le prendo tra le mani e inizio a osservarle. Ora sono veramente quasi tutte bagnate, e in mezzo sono quasi fradice. Le porto vicino al naso, anzi ci sprofondo la faccia dentro. Avverto un odore strano come di sciroppo ...
    ... misto a sapone e muschio, ma è buono, è il mio odore. Mi sento appagata, felice ed anche un po’ colpevole.
    
    Chiudo gli occhi e assaporo per un po’ quell’aroma tentando di dimenticare tutto il resto.
    
    Dopo un po’ rientro in me stessa. Con il passare dei minuti la Valeria selvaggia se ne va e rimango solo io con la consapevolezza e la colpa del gesto appena compiuto.
    
    Mi vesto alla meno peggio ed esco dalla camera da letto. In bagno mi pulisco la faccia sporca di umori vari. Ritorno nel terrazzino.
    
    Appendo nuovamente le mutandine allo stendi panni. Quattro mollette questa volta. Non voglio che caschino per terra e si sporchino. Se lo sconosciuto torna questa volta, le deve trovare esattamente come sono adesso. Fradice, odorose e assolutamente invitanti.
    
    Vivo nell’appartamento contiguo a quello di Valeria da un anno e mezzo ormai, era la scorsa estate che l’ho vista per la prima volta sul terrazzino.
    
    Fra noi solo una ringhiera e qualche fioriera, oltre ad una blanda e poco rinfrescante brezza estiva.
    
    E’ una bella ragazza, che non vi dirò come è fatta… In fin dei conti la bellezza è un concetto puramente soggettivo e ciò che piace a me potrebbe non piacere a voi.
    
    Certo, dovreste essere ciechi oppure idioti per non trovarla bella, o almeno affascinante (cosa ancora più importante), ma è giusto che voi tutti possiate immaginarla come preferite.
    
    Non ho mai avuto modo di attaccare bottone con lei, un po’ perché il ruolo di simpaticone con il sorrisone non mi si ...
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