1. Chi mi ha rubato le…


    Data: 29/06/2021, Categorie: Autoerotismo Erotici Racconti Sensazioni Autore: Valery92, Fonte: RaccontiMilu

    ... In fondo non li conosco tutti, e altri sono vacanzieri provenienti da chissà dove. Magari, invece, il maniaco è uno di quelli che conosco. Forse si tratta di Giacomo, lo conosco da una vita.
    
    Penso a tutto quello che deve aver fatto il pervertito. Mi ha spiato, mi ha visto appendere gli abiti, si è avvicinato, ha scavalcato la recinzione e si è preso le mutandine. Poi il giorno dopo me le ha riportate sporche e usate, rifacendo lo stesso percorso ma al contrario. Roba da preoccuparsi di brutto; la prossima volta chissà che cosa potrebbe fare?
    
    Mentre sono persa nei miei pensieri, realizzo che lo sperma è ancora fresco, liquido; quindi il tipo si è masturbato di recente e non il giorno prima. Fino a quel momento non mi sono immaginata lo sconosciuto nell’atto di masturbarsi con le mie mutandine. Certo, so che è successo ma non me lo ero ancora raffigurato in mente.
    
    L’immagine di un cazzo in erezione mi balena improvvisamente nel cervello. Lo immagino grosso, circondato da una folta massa di peli ricci e neri. La cappella rosea turgida compare e scompare mentre una mano che stringe l’asta del pene e le mie mutandine lo sega. Non m’immagino nient’altro; nemmeno un volto o un corpo dietro quel’uccello, solo un busto e delle gambe ben tornite.
    
    La mia mano scende colpevole tra le mie gambe che si sfregano tra loro mentre penso al cazzo dello sconosciuto. Più le dita iniziano a infilarsi sotto il mio intimo, più l’uccello che si trova nella mia mente si fa grande e ...
    ... vicino.
    
    Quando scopro che il mio clitoride si è ingrossato e si è reso sensibile, quell’uccello immaginario viene copiosamente e vedo le mie mutandine sporcarsi tutte mentre lo sconosciuto tenta di ripulirsi. Si tratta di un’eiaculazione copiosa abbondante che schizza ovunque e poi scende inondando ogni cosa.
    
    Mi rialzo dal letto con il cuore che mi batte forte. Mi sento quasi colpevole, come se avessi consegnato io quelle mutandine allo sconosciuto. Le dita della mia mano sfiorano ancora il mio clito e non vogliono abbandonarlo.
    
    Mi guardo attorno per vedere se non c’è nessuno che mi sta spiando. Mi sento vulnerabile.
    
    Alla fine mi alzo. Chiudo bene la finestra e tiro giù la serranda; poi mi chiudo in camera da letto con la chiave.
    
    Non so cosa sto facendo mentre mi barrico in camera. Forse lo riesco a intuire, ma al solo pensarlo mi sento così sporca che mi vergogno da morire.
    
    Appena sono sicura di essere veramente sola apro l’anta dell’armadio che nasconde dietro uno specchio. Mi tolgo la maglietta e prendo in mano le mutandine del peccato.
    
    Mi guardo languidamente. Sono mezza nuda e stringo in mano le mie mutandine ancora sporche di sperma. Il cuore batte abbastanza velocemente e mi sento già bagnata. Non ci impiego molto a fare quello che ho solo immaginato di nascosto.
    
    Mi spoglio completamente. Lascio cadere l’intimo per terra; poi guardandomi sempre allo specchio senza distogliere lo sguardo dalla superficie riflettente m’infilo le mutandine ...
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