1. Ci sei o ci fai?


    Data: 28/06/2021, Categorie: Cuckold Etero Sesso di Gruppo Autore: iprimipassi, Fonte: RaccontiMilu

    ... Strinse appena le gambe, ma non lasciò trasparire sentimenti circa il prolungato contatto in corso, né fece alcunché per mettervi fine.
    
    A farlo fu, però, Vittorio. Giunto, difatti, a metà coscia, fino al bordo dell’abito, il ragazzo mise in moto l’auto e riportò entrambe le mani sul volante, lasciando Stefania quasi interdetta.
    
    Di tanto in tanto, lungo i rettilinei o nelle soste ai semafori rossi, riprendeva a sfiorarle le gambe, senza, però, oltrepassare i confini più intimi del suo corpo. Lei, dal canto suo, continuava a non mostrare fastidio né piacere verso simili atteggiamenti, prodigandosi in discorsi della più varia natura, dall’astrologia ai programmi televisivi.
    
    Più lei parlava e più Vittorio, che spesso si limitava ad annuire o a rispondere con brevi frasi di circostanza, si rendeva conto di avere ben poco in comune con la ragazza. Tuttavia, l’attrazione fisica che provava nei suoi confronti, sebbene cercasse di non renderla troppo evidente, era innegabile. Anche solo sfiorarle le cosce sode e lisce e guardare le sue labbra muoversi, seppur per esprimere concetti di ben magra consistenza, gli avevano causato un accenno di erezione che premeva nei suoi ruvidi jeans.
    
    Il percorso per il ritorno sembrò anche più breve che all’andata. Usciti dall’auto, Vittorio non perse l’occasione di cingere la vita di Stefania lungo il tragitto che dal parcheggio li condusse al portone d’ingresso. Stefania sembrava tesa, eppure non si sottraeva a quelle attenzioni, ...
    ... all’apparenza più per non passare da bigotta che per effettivo piacere fisico, ebbe a pensare Vittorio.
    
    Tuttavia, l’atteggiamento della ragazza lo intrigava. Fino ad allora si era mostrata disponibile ad accettare le sue avances, pur senza mai incoraggiarle o prendere iniziative di alcun genere. E lui, dal canto proprio, aveva rimarcato il suo ruolo di cacciatore, evitando di mettere troppo a suo agio Stefania, quasi a volerla intimorire più che sedurre, ed evitare a priori ogni sua possibile resistenza.
    
    Nell’attesa dell’ascensore, i due erano uno di fronte all’altro, a pochi centimetri di distanza. Vittorio scostò i capelli di Stefania per portarli lungo le spalle e lasciare, in tal modo, completamente sguarnito il sontuoso decolleté della ragazza. Nel farlo, non mancò di sottolineare il suo apprezzamento per quanto poteva vedere. ‘Dato che ci sono e sono così belle, è un peccato nasconderle, ti pare?’. Lei arrossì, sorridendo debolmente e distogliendo lo sguardo, che portò al pavimento.
    
    Quando le porte dell’ascensore si aprirono, Vittorio spinse delicatamente Stefania a precederlo e, nel premere il bottone del penultimo piano, quasi abbracciò la ragazza, non mancando di far aderire completamente il suo torace alla di lei schiena. Nonostante lo spazio fosse più che sufficiente per quattro persone, Vittorio non si scostò dalle terga di Stefania e, anzi, la cinse completamente, stringendola a sé.
    
    Le scostò ulteriormente i capelli, esponendo il suo collo che, inizialmente, ...
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