1. Beth, quella che avrei sempre voluto


    Data: 17/06/2021, Categorie: Autoerotismo Etero Autore: StraMi, Fonte: RaccontiMilu

    ... sguardo sorridente, quasi a cercare di trasmetterle un senso di pace e di serenità. Beth piano si calmò e fu così che decisi di farmi coraggio.
    
    Avvicinai il suo volto al mio e mi spostai a lato quasi sfiorandole le labbra. Le diedi un caldo e lungo bacio sulla guancia saggiando il sapore salato di una lacrima che lenta stava correndo lungo quella pelle così morbida.
    
    La strinsi forte, per interminabili secondi.. Le sussurrai all’orecchio..
    
    “Tu non puoi immaginare quanto mi sei mancata in questi mesi.. Avrei voluto dirti tante cose, avrei voluto chiamarti e dirti che ti volevo bene, che ti volevo vedere felice, che ti volevo vedere nuovamente sorridere, che ti volevo..” e mi bloccai, realizzando il senso delle ultime parole che avevo detto. Mi bloccai senza volerlo, un senso di ansia iniziò a montare nuovamente dentro di me ma inspiegabilmente non terminai quella frase. Rimasi bloccato a pensare e ripensare, non sapevo più cosa dire e d’un tratto mi sentii investito da un forte senso di disagio. Beth intanto si era staccata dalla mia spalla e riprendendo leggermente le distanze dal mio volto si strofinò gli occhi con le mani.
    
    “Che mi volevi…?”
    
    “Che..” borbottai io.. e così capii d’un tratto che era giunto il momento di scoprire le carte di un gioco che non conoscevo nemmeno io.
    
    Capii in quell’istante che volevo Beth, che non c’era un seguito a quella frase caduta nel vuoto semplicemente perché avevo già detto tutto.
    
    Volevo Beth e senza saperlo glie lo ...
    ... avevo appena detto.
    
    La fissai nuovamente cercando di scolpire indelebilmente in me la bellezza del suo volto ritornato calmo ed asciutto.
    
    Mi osservava in attesa di sentirmi dire qualcosa, probabilmente neanche lei sapeva che cosa aspettarsi ed io cercai nei suoi occhi la forza di proseguire.
    
    “Che ti volevo Beth..”
    
    La vidi sgranare gli occhi arretrando leggermente con il busto, non si sarebbe mai aspettata quella confessione, tanto meno in quel momento.
    
    Espirai avvertendo un senso di sollievo prendere possesso del mio corpo, l’avevo detto.. Qualsiasi sarebbe stata la sua reazione ormai l’avevo detto, potevo fare o dire qualsiasi altra cosa, ma mai sarei potuto tornare indietro.
    
    “Che tu mi volevi?” ripeté osservandomi ancora per qualche istante. Si lasciò cadere con le spalle sullo schienale del divano e prese ad osservare il soffitto cercando probabilmente di metabolizzare le mie parole.
    
    Tornai con lo sguardo nel nulla aspettando di sentire qualcosa, una reazione, un gesto… Qualsiasi cosa piuttosto che il silenzio.
    
    L’attesa di quel momento era snervante e mi stava consumando dentro. Avevo lo stomaco in subbuglio e quasi mi tremavano le mani.
    
    Non potevo più immaginare quello che sarebbe successo e così cercai di calmarmi e di vivere quel momento con la massima calma.
    
    Fu solamente dopo la risposta di Beth che capii il senso di tutto. Di quei sogni, di quelle riflessioni della mattina. Mi accorsi d’un tratto che l’ansia e il peso delle aspettative erano ...