1. Stai zitto


    Data: 09/06/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: slave92, Fonte: Annunci69

    ... questa”. Dallo zaino che avevo lasciato dietro aveva tirato fuori una ball-gag rossa che faceva parte del mio relativamente ampio arsenale di sex toys. Mi aveva già intimidito con le sue prime parole, quindi dopo il saluto non avevo più aperto bocca. Ora non avrei più potuto neanche volendo.
    
    La situazione mi preoccupava un po’: anche se era buio dovevamo attraversare mezza città e probabilmente da fuori si poteva vedere quanto stava succedendo in macchina. Dopo aver rapidamente vagliato le opzioni a mia disposizione ho subito rinunciato a protestare e ho accettato il rischio, che in effetti non avrebbe avuto nessuna conseguenza.
    
    Il viaggio per arrivare a casa è durato circa mezzora, durante la quale non ho mai potuto vedere il mio passeggero. Non osavo guardare nello specchietto perché incrociare il suo sguardo mi avrebbe messo a disagio, quindi provavo ad ascoltare per capire cosa stesse facendo. Per un po’ ha sicuramente rovistato nello zaino, poi ha smesso e non ho più sentito particolari rumori fino all’arrivo a casa. Questa mancanza di iniziativa mi preoccupava un po’ ma in fondo mi stava semplicemente dimostrando la sua superiorità. Uno dei principali limiti degli schiavi come me è la necessità di sentirsi sempre al centro delle attenzioni del Padrone, per quanto degradanti e perverse. A lui non importava, non doveva dimostrarmi nulla né soddisfarmi.
    
    Quando siamo arrivati la bava che mi era scivolata sul petto era già tanta e il cazzo si era di nuovo ...
    ... svegliato sapendo che presto avrei avuto quello che aspettavo ormai da un po’. Prima di scendere ha voluto che togliessi anche le scarpe. Senza poter parlare gli ho aperto e mostrato i vari ambienti che avremmo avuto a disposizione. Visto che era molto caldo ha scelto di rimanere all’esterno, in una piccola zona recintata con un prato, un pavimento di mattonelle e alcuni lettini.
    
    In pochi secondi mi sono trovato in ginocchio, a testa bassa, con il collare e gli accessori di cuoio ai polsi e le caviglie. Da quello che aveva tirato fuori dallo zaino e disposto su uno dei lettini avevo già capito che le soddisfazioni per me non sarebbero state molte, avrei dovuto soprattutto soffrire. Ma ora che potevo vederlo bene ero convinto che per lui ne valesse la pena.
    
    Non mi sbagliavo sulle sue intenzioni e il mio cazzo, ormai durissimo, è diventato la sua prima vittima. I primi colpetti sulle palle con la mano aperta erano rassicuranti, quasi affettuosi, poi con grande autocontrollo ha alzato gradualmente la forza. Dopo neanche due minuti il primo colpo davvero forte mi ha fatto piegare ed emettere il primo suono. Era soddisfatto, evidentemente mi stava testando. Lo stesso piccolo rito preliminare l’ha eseguito col frustino sul culo, ma i colpi erano stati fin da subito più violenti e le mie reazioni molto più scomposte. Evidentemente questo l’ha divertito più dei colpi sulle palle e ha deciso che i protagonisti della prima parte della serata sarebbero stati il frustino e il mio ...