1. Il weekend che divenni tua


    Data: 06/06/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Kitsune, Fonte: RaccontiMilu

    ... fiato.
    
    Faccio cenno di sì con la testa.
    
    Farei di tutto purchè tu mi scopassi come si deve.
    
    Ti ritrai, ma non ti muovi.
    
    – Allora abbaia, cagna. –
    
    Ti guardo ad occhi sgranati, supplicandoti di non farmi questo ma senza parlare.
    
    Tu rimani rimani immobile, severo.
    
    – Bau bau. – abbaio, sentendo di nuovo lacrime di cocente umiliazione salirmi agli occhi.
    
    è quello che mi merito per essere così puttana, penso.
    
    Tu sorridi ed apri la porta.
    
    Ma non mi aiuti ad alzarmi.
    
    Mi fai entrare camminando sulle ginocchia, e ad ogni movimento le sfere e il dildo si fanno sentire più acutamente, quasi dolorosamente.
    
    Siamo finalmente soli.
    
    Mi ignori, mentre sparisci dietro a una porta per abbandonare da qualche parte le borse.
    
    Non oso seguirti, non me lo hai ordinato.
    
    Mi sembra che stia via un’eternità, ma poi torni da me, scalzo e senza camicia.
    
    Sei davvero un uomo affascinante.
    
    Mi aiuti a rialzarmi, baciandomi con dolcezza sulle labbra.
    
    – Vuoi continuare? – mi domandi.
    
    Potrei far finire tutto qui, me ne rendo conto.
    
    Ma non è ciò che voglio.
    
    Voglio scoprire fin dove può portarmi quest’uomo splendido.
    
    Faccio un cenno affermativo col capo e mi tiri all’interno della prima camera.
    
    Un tavolo di cristallo, un divano con davanti un altro strano tavolinetto è l’unico arredamento della stanza.
    
    Mi fai inginocchiare sul tavolino basso, legandomi di nuovo le caviglie unite. Quindi blocchi polsi e caviglie insieme costringendomi a ...
    ... mantenere una posizione leggermente arcuata, i seni spinti in fuori.
    
    E in questo momento capisco a cosa serva il tavolinetto.
    
    Le cinghie che cadono da una parte e dall’altra si uniscono attorno a un collare che mi leghi al collo.
    
    Ora sono completamente immobilizzata di fronte a te.
    
    E i miei capezzoli sono di nuovo duri.
    
    Ti allontani un secondo e torni con una mascherina, che usi per bendarmi.
    
    Tremo, spaventata. Sono del tutto in tuo potere.
    
    Mi piace.
    
    Sento la punta del tuo pene strofinarsi sul mio viso e apro la bocca. La strusci un paio di volte sulla mia lingua.
    
    – Ti piace il sapore, troia? –
    
    – Sì, padrone. –
    
    Lo passi ancora sulle mie labbra, sotto il mio naso.
    
    – E il suo profumo, puttana? –
    
    Lo adoro, il profumo del tuo cazzo.
    
    – Sì, padrone. – mi limito a rispondere.
    
    – Ora faremo un gioco. Al mio comando altri cazzi entreranno da quella porta. Ti entreranno in bocca a turno. E tu dovrai capire quale sarà il mio. Se sbaglierai, rimarrai lì legata fino a quando vorrò io. Se indovinerai, avrai il tuo premio. D’accordo, cagna? –
    
    Tremo, spaventata.
    
    Altri uomini?
    
    No, non voglio che qualcun altro giochi con il mio corpo.
    
    Esito.
    
    Ma voglio troppo il tuo cazzo. Non potrei resistere così eccitata senza.
    
    Sto per dirti che accetto, quando capisco.
    
    Non vuoi le mie parole.
    
    – Bau bau. – abbaio, annuendo quel poco che riesco.
    
    E tu sei di nuovo soddisfatto.
    
    – Brava, la mia cagnolina. – dici, accarezzandomi le labbra. Mi ...
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