1. Il weekend che divenni tua


    Data: 06/06/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Kitsune, Fonte: RaccontiMilu

    ... arrossata dalla presa delle tue dite e un lieve pizzico del capezzolo soffocano ogni rimostranza.
    
    Avii il motore e abbassi il finestrino.
    
    Ed è di nuovo una tortura, ogni buca… ogni movimento dell’automobile…
    
    E la carezza fredda dell’aria indurisce ancora di più i miei capezzoli e consente a chi ci affianca di vedermi così, umiliata ed esposta.
    
    Non oso dirti nulla, non solo perchè hai acceso la radio come quando non vuoi parlare, ma anche perchè tutto questo rende questo viaggio ancora più eccitante.
    
    Ci porti nel parcheggio sotterraneo di un motel di classe, uno di quelli che vedi di solito pubblicizzati sui siti internet. E il mio fremito di eccitazione cresce. Anche per il vibratore di nuovo acceso al massimo.
    
    Mi apri la portiera, come un cavaliere e mi liberi dalla cintura e dalla costrizione alle gambe. Mi aiuti a scendere.
    
    Credevo che mi avresti tolto anche le manette, ma quelle le lasci dove sono.
    
    Ti fai carico delle mie borse e poi mi afferri i capelli sulla nuca, spingendomi davanti a te, verso gli ascensori.
    
    Incespico e tu mi tiri di più la coda.
    
    Quando arriviamo al piano terra, mi aspetto che le porte si aprano sulla nostra stanza. Invece siamo nella hall.
    
    Arrossisco più di prima, provando il folle desiderio di scappare. Ma non è quello che vuoi tu.
    
    Mi spingi sempre tenendomi per la coda verso il tizio della reception, un uomo di mezza età che fissa da subito le mie tette con uno squallido sguardo voglioso.
    
    – I signori ...
    ... desiderano? – chiede, senza distogliere la vista dal mio seno.
    
    – Su, cagna, dì al signore cosa vuoi. – ordini, freddo, strattonandomi.
    
    Dovrei scappare.
    
    Dovrei mettere fine a tutto questo.
    
    Ma sono troppo eccitata.
    
    E queste sensazioni sono più intense e più perversamente piacevoli che nei sogni.
    
    – Una camera dove il mio padrone possa scoparmi come la troia vogliosa che sono. – dico, cercando di sembrare sicura di me. L’effetto che ottengo invece è una voce rotte.
    
    Sento le gote in fiamme, mente l’uomo mi sorride malevolo e mi allunga le chiavi della nostra stanza.
    
    – Stanza 102. Terza porta a sinistra. –
    
    Osservo le chiavi tese verso di me e vorrei insultarlo. Come crede che possa prenderle?
    
    Ma un nuovo strattone ai capelli mi riempie gli occhi di lacrime e mi fa capire come TU vuoi che le prenda.
    
    Allungo la bocca, afferrandole tra i denti.
    
    Come una cagna, penso con umiliazione eppure con eccitazione.
    
    Sei soddisfatto. Lo sento, anche se non ti vedo.
    
    Mi trascini verso la nostra camera e, di fronte alla porta, mi costringi ad inginocchiarmi.
    
    Allunghi la mano sotto la mia bocca e io ci lascio cadere la chiave.
    
    Non vedo l’ora che tu apra, ma tu mi afferri di nuovo la testa e me la premi contro il tuo pacco, i bottoni freddi sulla mia pelle.
    
    Sei di nuovo duro.
    
    E il portiere ci sta di nuovo guardando.
    
    – Continua a fare la brava cagna e questo sarà il tuo premio. Sei contenta? – mi dici a voce alta, premendomi fino a togliermi il ...
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