1. Il weekend che divenni tua


    Data: 06/06/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Kitsune, Fonte: RaccontiMilu

    ... ci alziamo a cena finita, mi guardo intorno imbarazzata, sperando che nessuno si accorga di quanto io sia bagnata tra le gambe.
    
    Risaliamo in macchina, la tua mano appoggiata distrattamente sulla mia coscia.
    
    Mi chiedi se va tutto bene e io annuisco. Non so dove stiamo andando, ma la tensione cresce dentro di me insieme al desiderio di toccare l’apice del piacere.
    
    Parcheggi di fronte a un locale anonimo, con un’insegna rossa a cui non presto attenzione. So solo che non sono mai stata qui.
    
    Paghi l’ingresso per entrambi e, come entriamo, l’odore di sesso e mirra mi fa sfuggire un altro gemito.
    
    La tua mano scende liberamente sul mio sedere, mentre mi guidi all’interno del club-privè, verso il bancone.
    
    Mi arrampico sullo sgabello al bancone e tu ti posizioni dietro di me, osservandomi mentre mi guardo attorno incuriosita.
    
    Fai ripartire il vibratore mentre mi ordini un margarita e io gemo più liberamente, conscia che qui non devo nascondere le mie emozioni. Il tremore è da subito intenso e io mi chino istintivamente in avanti, appoggiandomi al legno lucido.
    
    – Calma, piccola. Aspetta che si liberi la nostra dark. – mi provochi, mentre una delle tue mani mi afferra possessivamente un seno. Mi rilasso contro di te, scorgendo una ragazza che ci guarda con attenzione. è seminuda e il suo compagno sta giocando distrattamente tra le sue gambe con una mano.
    
    Le sorrido, godendomi il tuo tocco.
    
    Che veda pure che sono tua.
    
    Che mi invidi.
    
    Sorseggio il mio ...
    ... drink, mentre tu mi mormori all’orecchio che presto avrò ben altro da bere, le tue mani ad accarezzare il mio sedere e stringerlo. Le tue labbra che mi stuzzicano il collo e la schiena.
    
    Finalmente un uomo in fondo alla sala ti fa un cenno e tu mi togli il bicchiere dalla mano.
    
    Ti seguo, traballante, la mia intimità scossa dalle vibrazioni intense.
    
    Mi porti in un’alcova simile a quella della cena, ma con vetri scuri alle pareti e un divanetto di pelle nera attorno a un basso tavolino. L’illuminazione è soffusa, tendente al rosso.
    
    Ti siedi al centro del sofà e mi attiri, ancora in piedi, tra le tue gambe, costringendomi a chinarmi per baciarti.
    
    Poi mi rifai mettere dritta: – Ora la mia troia ballerà per sedurmi. – ordini.
    
    Non so bene cosa fare.
    
    Rallenti la vibrazione, forse per consentirmi di pensare con più lucidità o forse per punirmi per la mia incertezza.
    
    Al diavolo le inibizioni!
    
    Inizio a muovere lentamente il bacino, sollevandomi i capelli sulla nuca e lasciandoli poi ricadere sulle spalle.
    
    Ondeggio le anche, mentre le mie mani scorrono sul mio petto, sollevandomi i seni per offrirteli.
    
    Mi metto a cavalcioni su di te, strusciando i fianchi sui tuoi, facendoti percepire la sottile vibrazione dell’ovulo e delle sfere al mio interno, premendomi sulla tua erezione.
    
    Sporgo e ritraggo le tette di fronte al tuo viso, guidando le tue mani sulle mie cosce e sul mio sedere.
    
    Poi mi risollevo, sedendomi sul tavolinetto di fronte a te.
    
    Apro le ...
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