1. Il weekend che divenni tua


    Data: 06/06/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Kitsune, Fonte: RaccontiMilu

    ... gambe, le sollevo aperte, offrendoti la visione di quanto sia bagnata. Le riabbasso, accarezzandomi da sola fino al pube, con la scusa di sollevare il vestito.
    
    Poi mi giro, il ventre appoggiato sul tavolino di vetro freddo, tenendo il vestito sollevato sul sedere che tento di muovere sinuosamente davanti al tuo sguardo.
    
    Capisco che apprezzi, l’ovulo vibra dentro di me al massimo della sua velocità.
    
    Continuo a darti la schiena, mentre mi sollevo di nuovo in piedi e, tenendo le gambe lacrime, spingo il culo verso di te, mimando un amplesso, come se mi montassi premendomi contro un muro.
    
    Senza preavviso, le tue mani mi afferrano i fianchi e mi tirano addosso a te, facendomi sentire il tuo pene caldo e rigido finalmente libero dai pantaloni contro la mia parte più sensibile.
    
    Non smetto di muovere il bacino, mentre mi stringi forte i seni e allungo le braccia per intrecciare le mie dita ai tuoi capelli, il tuo petto forte premuto sulla mia schiena accaldata.
    
    Sento la tua asta dura sfregarsi sulle mie labbra depilate, ormai completamente vogliose, mentre si bagna dei miei umori.
    
    Mi liberi il seno dal vestito, lasciandolo strabordare dal vestito.
    
    Poi torci leggermente il mio piercing, facendomi quasi urlare. Nel mentre la tua cappella bollente preme contro il mio buco libero e inizia a farsi strada dentro di me.
    
    Mi copri la bocca con una mano, abbassandomi contro di te con l’altra mano stretta al mio fianco.
    
    Mi stai inculando.
    
    E, che io sia dannata, ...
    ... mi sta piacendo terribilmente più del solito. Tanto di più che sono io stessa a premere verso il basso per sentirti entrare sempre più dentro.
    
    Ansimo ormai senza controllo, ma tu cerchi di calmarmi: – Piano, piccola troia vogliosa, piano. –
    
    – Scopami! – gemo, cercando di prenderti tutto, tentando di risucchiarti più a fondo.
    
    – Non ancora, puttana. – La tua voce è decisa, ma anche roca per il desiderio.
    
    E sapere che mi vuoi… Sentirmi chiamare così da te… E’ davvero afrodisiaco.
    
    Mi allarghi le gambe con le mani, sfiorando la pelle sensibile dell’interno delle cosce.
    
    – Ti prego… – ti supplico, nel tentativo di muovere i fianchi. Ti voglio tutto dentro di me.
    
    Non mi ero mai sentita così piena… Così desiderosa…
    
    E non credo di poter resistere ancora in questa tensione.
    
    Le tue dita si staccano da me e io sgrano gli occhi quando una lingua calda accarezza il mio clitoride gonfio. Abbasso gli occhi e mi scappa un singulto di puro piacere: le tue mani stanno guidando la testa della donna che ci stava guardando prima, premendola contro di me.
    
    E il piacere è intenso.
    
    Non mi ero mai eccitata con un’altra donna, pensavo mi facesse schifo.
    
    Ma questa stronza sa come leccare.
    
    – Non devi venire, puttana… – mi ringhi nell’orecchio, muovendo lentamente il bacino per scoparmi. – Se provi a venire non ti scoperò mai più.
    
    Mi concentro sul tuo cazzo nel mio culo, singhiozzando.
    
    Non posso resistere, devo venire.
    
    Quella lingua ruvida, quelle labbra che ...
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