1. Liceo


    Data: 05/06/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... accarezzavo con dolcezza il viso, le braccia, il seno, i fianchi. Stranamente, Francesca non accennava neppure a muoversi: si lasciava amare, accarezzare, coccolare e sembrava inebriarsi di questo. La spinsi delicatamente sul letto e montai in ginocchio per poterla accarezzare tutta, dalla testa fino ai piedi che scoprii piccoli e delicati; le scoprii timidamente un seno e mi chinai a succhiarlo.
    
    Mi lasciò fare ancora per un poco, poi cominciò a carezzarmi la testa e a arruffarmi con amore i capelli; mi prese il viso tra le mani e mi baciò con violenza, infilò la lingua nella mia bocca e, letteralmente, mi possedette in gola con la lingua spinta all’estremo; mi ribaltò tutto sopra di lei, allungò una mano tra i nostri corpi e afferrò il cazzo. “Bel randello! Valeva proprio la pena di sposarti, oggi, se il compenso è l’amore con questo superbo esemplare!” La divorai di baci su tutto il corpo, tornai sui seni, li scoprii entrambi e li coprii di baci finché furono totalmente umidi della saliva che spargevo. “Entra in me, adesso!” Mi sfilai il pigiama. Appoggiai il cazzo fra l cosce , la cappella sulla vulva e spinsi con dolcezza: semplicemente contraendo i muscoli del ventre, cominciò a penetrarsi; mi fermai e lasciai che fosse lei a compiere l’atto finale della penetrazione; si fermò quando sentì il mio osso pelvico premere sul suo e, solo allora forse, si accorse che la cappella picchiava duramente contro l’utero. Dimenticando completamente il sesso, cominciammo ad amarci ...
    ... con la bocca, con le mani, con tutto il corpo: cazzo e figa stavano lì solo a raccogliere il piacere infinito che il mio cuore pompava nel cazzo col sangue che lo gonfiava; e quello che il suo utero sollecitato spandeva sotto forma di umori lungo la vagina fino alle mie palle.
    
    Era qualcosa di quasi innaturale, il piacere intenso che ci conduceva al’orgasmo senza che vi fosse sfregamento tra cazzo e vagina. Quando sentii che dal ventre la pressione sulla prostata sollecitava l’orgasmo, la baciai con intensità; quasi comprendendo quel che non dicevo, strinse la vagina più forte intorno al cazzo e accolse con un grido di gioia lo spruzzo di sborra che le sbatté sul collo dell’utero. “Ti amooooooo!!!!!!!!” Mi sorpresi a gridare senza volerlo. Non mi disse niente, ma sorrise di gioia. Restammo così abbracciati un tempo che mi parve infinito (e forse lo fu!); Francesca mi tenne stretta a sé impedendomi di uscire dalla figa anche quando il cazzo si ridusse a meno della metà. “E’ stata una cosa unica. Quanto amore ci abbiamo messo? Io tutto quello di cui disponevo. E tu?” “Qualcosa di più, diciamo anche quello che mi hai fatto maturare da quando ti ho incontrato!” “E’ stato tutto così intenso che non so se mi hai addirittura ingravidata. Se così fosse, ti giuro che prima ti obbligo a sposarmi e poi ti riempio di corna!” “Ma non sei già fidanzata?” “E allora? Mica con lui faccio l’amore a questi livelli!” “Va bene, se ti ho ingravidata, ti sposo; ma tu non mi fai tante corna … “ ...