1. GIOVANNA DAL PENTACOLO, L’INIZIAZIONE


    Data: 14/05/2021, Categorie: Incesti Sesso di Gruppo Autore: Giovanna, Fonte: RaccontiMilu

    ... romani.
    
    Il silenzio era totale. Nemmeno le cicale avevano deciso ancora di iniziare il loro canto corale.
    
    Trovai la casa che sembrava abbandonata come le altre, circondata da un orto ‘ giardino, che a sua volta, all’ esterno della staccionata
    
    fradicia, era assediato dalle erbacce.
    
    Un cancelletto di ingresso in buono stato era accostato ma non chiuso.
    
    La casa si intravvedeva appena, era di pietra, ma gli infissi sgangherati e stinti inquadravano dei rettangoli neri come la pece: sembrava disabitata… Mi feci coraggio e entrai nel cancello.
    
    Guardando l’ orto con maggiore attenzione restai molto impressionata dal fatto che, mentre l’ ingresso era pieno di piante grasse e spontanee, che sarebbero cresciute comunque, spontaneamente, più all’ interno c’ erano centinaia di vasi e vasetti, pieni delle erbe e dei fiori più strani che avessi mai visto.
    
    Il tutto ammassato in una piacevole accozzaglia di colori e, a volte di odori, compresi nani da giardino stinti e beccati, carriole di legno sgangherate piene di piantine, oggetti da giardino di latta o di ferro battuto arruginiti.
    
    Sulla sinistra della vecchia casa, una costruzione vetrata, sporca e malandata, guardava a sud: era una serra, probabilmente abbandonata.
    
    Le piantine stanno troppo bene per essere incolte, pensai.
    
    Forse i proprietari ci passavano spesso, ma vivevano altrove.
    
    Nessun segno o citofono mi informava, di trovarmi presso la casa giusta.
    
    D’ improvviso mi sentii osservata e mi guardai ...
    ... intorno, qualcosa rapido si mosse tra le fronde, forse un gatto … quel moto diede il ‘la’ ad un concerto di uccellini.
    
    Strano.
    
    Forse era l’ ora in cui cominciavano a cantare per la sera. Mah!, non ci capivo niente … però era bello sentire quel concertino di cinguettii: mi rassicurava, scacciando la paura.
    
    – C’ è nessuno? ‘ mi decisi a chiedere ad alta voce ‘ c’ è la signora … Siside? ‘ e continuai a paralare al vuoto: -Sono Giovanna, Giovanna … la nipote di … ‘ non riuscii a finire perchè una voce gracchiante e querula, inumana, mi interruppe:
    
    – Entrate! Entrate! Entrate! ‘ mi spaventai per la sorpresa, ma non potevo mica andarmene, avanzai cauta verso la porta accostata.
    
    Spinsi delicatamente, trascinandomi il rumoroso trolley, sperando che il rumore facesse da deterrente per i malintenzionati … ma la voce mi fece saltare di nuovo, veniva da vicino … pericolosamente vicino:
    
    – Entrate! Entrate! Entrate! ‘
    
    Feci un salto all’ indietro, presa alla sprovvista.
    
    Ma un altra voce, molto più ‘normale’ lanciò un ordine inatteso ad alta voce: – Basta, stai zitto … bestia idiota! ‘ poi, la voce si rivolse direttamente a me: – Vieni avanti, ragazza, sei giunta … finalmente! –
    
    Ma quanti erano la dentro?
    
    Entrai.
    
    Una risata nervosa mi sgorgò dalle labbra, spezzando la tensione: affianco alla porta, su un trespolo, un grosso pappagallo parlante mi osservava con l’ occhio sinistro, era proprio ridicolo, come un personaggio dei cartoni animati.
    
    – Permesso? ‘ ...
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