1. GIOVANNA DAL PENTACOLO, L’INIZIAZIONE


    Data: 14/05/2021, Categorie: Incesti Sesso di Gruppo Autore: Giovanna, Fonte: RaccontiMilu

    ... splendenti come fossero di fuoco.
    
    Tutte ripetevano la stessa parola: VAI, VAI, VAI!
    
    Ero sudata e affannata, mentre ancora recitavo a memoria la litania, senza avere più bisogno di leggere.
    
    Sullo sgabello nell’ angolo dietro la doccia, sott’ occhi ebbi l’ impressione di vedere una specie di animale grosso, appollaiato, grosso come un cane, ma quando alzai gli occhi per guardare meglio non c’ era più.
    
    Posai la pergamena, sconvolta e titubante, abbassai mesta lo sguardo verso terra … che triste destino: povera, senza futuro certo e, probabilmente, stavo anche per impazzire.
    
    Ma le sorprese non erano finite.
    
    Con la testa china vedevo perfettamente i miei piedi, nudi sul tappetino chiaro, sull’ alluce di uno, i piccoli nei erano diventati ben cinque e una linea violacea, incerta come un vecchio tatuaggio, li intersecava, formando un Pentacolo, la stella diabolica a cinque punte.
    
    Saltai in piedi terrorizzata: era veramente troppo, per un giorno solo!
    
    Il bus sgangherato arrancava verso contrada San Michele, con i pochi passeggeri distratti e silenziosi.
    
    Avevo salutato mia madre, inventando un bugia: le avevo detto che ero troppo scossa e preferivo andare a trovare un’ amica in città, se si faceva tardi, le avrei telefonato.
    
    Lei aveva accondisceso; forse non credeva alla mia scusa, ma era troppo provata e confusa per contrastarmi.
    
    Ero tanto preoccupata per lei, ma il destino mi chiamava a gran voce e, mai come in quei frangenti, ero decisa a ...
    ... conoscere la verità!
    
    Tutti, persino l’ autista, mi guardarono perplessi quando premetti il campanello per prenotare l’ unica fermata che, da una curva della statale, sfiorava la piazza di Apice, il paese abbandonato.
    
    Scesi decisa, avviandomi col mio zaino a trolley verso il paese.
    
    Mi orientai … erano anni che mancavo.
    
    Dopo il funerale di papà, c’ era stato il terremoto … e grandi disagi, poi ci tornammo spesso con la vecchia Panda di famiglia per recuperare cose dalla casa abbandonata, ma non crollata. Come quasi tutte del resto, il paese fu svuotato per paura, ma l’ abbandono avvenne per motivi ‘politici’.
    
    Era il momento dei ‘terremoti’ e qualcuno decise che Apice si prestava ad una delle più grosse speculazioni edilizie del sud.
    
    I proventi arrivarono, dopo essere stati saccheggiati dai politici di Roma, nelle mani della delinquenza locale, collusa con l’ amministrazione comunale.
    
    ‘L’ operazione’ come al solito arricchì i soliti, scontentò molti, derubò tutti.
    
    Erano quasi le due.
    
    Non sapevo chi o cosa avrei trovato, la ‘signora’ Siside, poteva anche essere morta e sepolta.
    
    L’ ultima corriera per scendere a valle c’ era alle cinque.
    
    ‘Bha… speriamo bene!’ pensai incerta.
    
    La casa della donna doveva trovarsi in una viuzza di campagna che scendeva trasversalmente, diventando un sentiero impervio e, ormai, abbandonato.
    
    Mi inoltrai nel vicoletto, dopo gli angoli, poche case e poi subito la strada di campagna, lastricata alla maniera degli antichi ...
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