1. GIOVANNA DAL PENTACOLO, L’INIZIAZIONE


    Data: 14/05/2021, Categorie: Incesti Sesso di Gruppo Autore: Giovanna, Fonte: RaccontiMilu

    ... dissi per educazione.
    
    L’ ambiente interno era scuro, ma non nero, era bello e ben tenuto, tutto completamente rivestito in legno, dal pavimento al soffitto tenuto da grosse e antiche travi.
    
    Contrariamente ad ogni aspettativa, la sala era elegante, tenuta in maniera perfetta: tutto era pulito e tirato a lucido, molti scaffali pieni di libri antichi e stampe alle pareti … niente quadri, niente specchi.
    
    Da una parte un grosso camino rivestito di pietra lavica intagliata … veramente stupendo.
    
    Di fronte, una porta vetrata, luminosa, dava sulla serra che avevo notato prima
    
    La casa era fresca, di sicuro climatizzata, e nell’ ambiente si respirava aria pulita con una fragranza lievemente muschiata.
    
    – Buongiorno, – dissi – io … io sono … ‘ ma venni interrotta.
    
    – Vieni avanti, ragazza, so chi sei! ‘ Presso un piccolo, raffinato scrittoio sedeva una … una vecchia? Non si capiva bene, era una figura nera, raggomitolata e curva, il viso era in penombra, la schiena sembrava gobba e le gambette erano rattrappite, quasi come se non raggiungessero il pavimento.
    
    Mi sentii squadrata da due occhi attenti e indagatori e, non so perché, ebbi la netta sensazione che ci fossero altre … (persone?) a guardarmi, tra le travi scure … ma di certo era solo una stupida sensazione.
    
    La vecchia janara batté le mani e la stanza si illumino, discretamente.
    
    Poi con un movimento felino, scivolò dalla sedia e …
    
    Non potevo credere ai miei occhi, con un moto fluido, come se fosse ...
    ... fatta di una sostanza liquida, si sagomò nell’ aria, lasciandomi sgomenta … tanto da emettere un ‘Ohooo!’ come una bambina al circo.
    
    La figura si stagliava alta, le pezze nere erano uno scialle, alla spagnola, raffinatissimo e tutto di seta, l’ abito sotto era altrettanto nero, anzi antracite: un tubino che fasciava una figura eretta, elegante, perfetta, fino alle caviglie.
    
    Sotto i piedi sottili, calzavano scarpe di fattura eccellente, sempre nere, con una catenella d’ argento sul colletto.
    
    La ‘signora’ si fece scendere lo scialle sulle spalle e mi incantò con il viso dalle fattezze nobilissime e delicate, occhi verdi chiarissimi, come la nonna e, in effetti si notava una certa somiglianza.
    
    Era lievemente più alta di me, ma imponente, certamente per le perfette proporzioni del corpo.
    
    Bellissima, il viso intagliato aveva un che’ di familiare, che mi strinse il cuore a guardarla, attirandomi verso di lei con uno strano moto dell’ anima.
    
    I capelli erano tutti d’ argento, trattenuti sulle tempie, scendevano lunghi e sottili sulle spalle, ma non erano secchi, da vecchia, al contrario erano setosi e pieni di riflessi, mi ricordarono la luna di notte.
    
    Ma la cosa sconvolgente era l’ età che dimostrava (o che aveva?). Ero certa che mi sarei trovata di fronte una vecchia, più grande della nonna, che era morta da poco a settantaquattro anni suonati… questa signora invece, non poteva averne più di trentacinque.
    
    Infatti, scossa dalla sorpresa, farfugliai: – Ah … ...
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