1. 200 – Maria e il suo babbo – Parigi val bene una messa (in culo)


    Data: 10/05/2021, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    Il giorno dopo Maria, mi raccontò del loro secondo incontro. Fu una storia per lei molto strana. A casa lei era abituata ad un certo menage, che in fondo, dopo le prime incertezze, si era dimostrato essere pure abbastanza soddisfacente per entrambi, ma il fare determinate cose in una città straniera e in un letto d’hotel, le sembrò eccitante ancora di più.
    
    Mi raccontò così del viaggio che tutti e due fecero a Parigi’
    
    Con papà due anni fa, in occasione del mio diciottesimo compleanno, andammo una settimana a Parigi. Lui mi disse che c’era stato da giovanissimo e che gli era piaciuta moltissimo. Io, che non mi ero mai mossa da casa, fui entusiasta di questo viaggio e contentissima di questa nuova esperienza.
    
    Così, di mattina presto, partimmo in treno e dopo un viaggio di circa cinque ore arrivammo alla ‘Gare du nord’ e da lì in taxi finalmente in hotel. Ci riposammo un paio d’ore e verso le tredici pranzammo. Al pomeriggio, iniziammo a visitare la città. Mi pareva d’essere in un altro mondo tanto quella città era caotica e brulicante di persone di ogni specie e razza che camminavano per le strade accalcandosi e chiedendo ad ogni passo ‘pardon’.
    
    Non avevo mai visto nessuna grande città ne in Italia e tantomeno all’estero e la ‘Ville Lumiere’ specie la sera, mi trasmise nell’animo un fascino incredibile. Amai Parigi fin dal primo momento, fu veramente amore a prima vista, un subitaneo coup de foudre!!!
    
    Papà mi portò ai piedi della Tour Eiffel e poi salimmo in ...
    ... ascensore fin quasi alla punta. La Senna scorreva sotto di noi come un grosso serpente illuminato dalle luci dei suoi Bateaux.
    
    Centinaia di migliaia di luci si perdevano a vista d’occhio, parevano un tappeto interminabile di stelle luccicanti.
    
    Il giorno seguente partimmo verso le dieci del mattino dall’hotel e ci dirigemmo verso il Louvre, visita guidata e assembramento davanti alla italiana Gioconda. Pensai che i francesi si erano impossessati di uno dei capolavori più importanti della nostra Italia e l’avevano fatto diventare un punto di forza e di grande attrazione di pubblico per il loro più importante museo nazionale.
    
    Dopo, tornammo ancora una volta in albergo e verso le tredici pranzammo. Riposino pomeridiano e stranamente nessun tentativo di approccio da parte del babbo.
    
    La sera verso le otto, salimmo sul Bateaux Mouches, percorremmo un lungo tratto della Senna e nel frattempo cenammo. Papà, come sempre bevve parecchio e si scolò una bottiglia di Bordeaux da solo. Mentre si mangiava scorrevano i vari monumenti illuminati a giorno; da Place de la Concorde al museo del Louvre, per proseguire circumnavigando
    
    ‘L’Ile de la cité’ . Vidi scorrere l’imponente cattedrale di ‘Notre Dame’ e dopo qualche decina di minuti lessi sulla guida che quello che vedevo era il ‘Museo d’Orsay’. Mi stavo facendo una cultura di tutto rispetto e ne ero felice veramente. Instancabilmente, i miei occhi vagavano fuori dal battello a cercare di carpire le bellezze di Parigi. Pensai che mi ...
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