1. Ricatto


    Data: 04/05/2021, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Incesti Autore: claudiaeffe, Fonte: RaccontiMilu

    ... conosco”.
    
    “Non era una domanda, lo so. Fa il fotografo”.
    
    “Esatto”.
    
    “Bene. Il tuo compito è questo: entro 24 ore devi metterti in contatto con lui e dirgli che vuoi che ti faccia un servizio fotografico erotico”.
    
    Deglutii secco.
    
    “Io non sono sicura sia una buona idea. Abbiamo dei rapporti di lavoro, lui mi vede in un certo ruolo…”.
    
    “Non me ne frega niente dei vostri rapporti di lavoro, questo è un ordine preciso. E non è tutto”.
    
    Sospirai, non osando neppure immaginare cosa avrebbe chiesto.
    
    “Quando si tratterà di pagare, gli proporrai di pagarlo in natura”.
    
    “No, dai, questo non farmelo fare! Ci conosciamo, sarà uno sputtanamento pazzesco!”.
    
    “Ti ricordo che l’altro giorno un migliaio di persone ti hanno vista scopare, non è che la tua immagine sia così fulgida”.
    
    “Va bene, però questo mi conosce. Come faccio la prossima volta…”
    
    “Claudia, questo è un ordine e non si discute! O devo intendere che non vuoi ubbidirmi?”.
    
    “No, però….”
    
    “Sì o no?”.
    
    Chiusi gli occhi.
    
    “Sì, lo farò”.
    
    “Bene. Entro domani voglio sapere la data in cui farai il servizio fotografico. Fa in modo che sia a breve, inventati che deve essere il regalo di anniversario per il tuo ragazzo o una scusa qualunque che giustifichi l’urgenza. Mi sono spiegato?”.
    
    “Sì, perfettamente”.
    
    “A scanso di equivoci, specifica bene che dovrà essere un servizio hard. Non un erotico patinato con trasparenze e sfumature, ma un calendario da camionisti”.
    
    “Senti, io non credo di ...
    ... farcela”.
    
    “Io invece credo che lo farai, semplicemente perchè ti conviene”.
    
    Non risposi.
    
    “Bene, aspetto tue notizie”, disse; poi chiuse la comunicazione.
    
    “Il tuo prossimo incarico avrà dei risvolti positivi anche per te”, mi disse Daddy.
    
    Non risposi neppure, limitandomi a fissare lo schermo del pc.
    
    “Quanti clienti devi vedere domani?”, mi chiese.
    
    Avevo l’agenda proprio accanto al computer, così la consultai.
    
    “Tre”, risposi.
    
    “Chi sono?”, chiese.
    
    Non capivo la domanda.
    
    “Vuoi sapere i nomi?”, chiesi.
    
    “No. Voglio sapere cosa fanno nella vita e a quale dei tre tu tieni di più”.
    
    Controllai i nomi sull’agenda sforzandomi di ricordare qualcosa di loro.
    
    “Il primo è un impresario edile. Non so ancora se vuole investire, ci siamo parlati solo per
    
    telefono”.
    
    “Dove vi vedete?”.
    
    “A casa sua”.
    
    “E’ sposato?”.
    
    “Non lo so”.
    
    “Ok. Il secondo?”.
    
    “Il secondo è un veterinario. L’ho già incontrato una volta, ci rivediamo nel suo studio. È
    
    probabilmente lui il più promettente dei tre”.
    
    “Sposato?”.
    
    “Mi pare di sì”.
    
    “Ok. Ora dimmi del terzo”.
    
    “E’ un operaio, ci vediamo a casa sua. Non è sposato perché vive con la madre”.
    
    Daddy rimase qualche minuto a pensare.
    
    “Ti dico cosa devi fare. Il primo cliente gestiscilo come vuoi, non ti dico nulla. Organizzati come
    
    preferisci, però dal secondo devi andarci in minigonna e camicetta, e sotto non devi indossare nulla.
    
    È chiaro?”.
    
    Deglutii.
    
    “Certo”.
    
    “Dovrai fargli capire ...
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