1. Ricatto


    Data: 04/05/2021, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Incesti Autore: claudiaeffe, Fonte: RaccontiMilu

    ... qualcosa stava capitando.
    
    Avevo male, avevo sofferto, però evidentemente la combinazione di questi due corpi stava agendo da sola, in modo automatico.
    
    L’orgasmo arrivò dal profondo, quasi sorprendendomi.
    
    Spalancai la bocca; l’uomo mi afferrò le tette e – urlando – venimmo entrambi.
    
    L’orgasmo durò qualche secondo, poi ci abbandonammo sul materasso.
    
    L’uomo si sfilò da me, Daddy si riprese il cero.
    
    Sentii le pareti del mio ano rilassarsi finalmente.
    
    Daddy mi guardò sorridendo, poi indicò Sara.
    
    “Andate a prendere quella troia. Non abbiamo per niente finito qui”.
    
    Due uomini si affiancarono a Sara e spensero il vibratore.
    
    L’attrezzo era per metà nel corpo della ragazza, che – ad occhi chiusi – si accorse della mossa solo quando non lo sentì più entrare dentro di lei.
    
    La segarono rapidamente e la sollevarono di peso.
    
    “Siediti sul letto accanto a Claudia!”, le ordinò Daddy.
    
    Sara ubbidì e si rannicchiò accanto a me.
    
    “Mai stata con una ragazza?”, le chiese Daddy.
    
    Scosse la testa.
    
    Daddy cercò con lo sguardo l’uomo con la telecamera e con un cenno gli disse di inquadrare verso il letto.
    
    “Baciatevi!”, ci ordinò Daddy.
    
    Ci mettemmo in ginocchio, una di fronte all’altra.
    
    Sara appoggiò le mani sulle mie spalle e mi guardò negli occhi.
    
    Non c’erano né passione né eccitazione in quello sguardo.
    
    Piuttosto, si leggeva rassegnazione.
    
    Si avvicinò a me; sentii i suoi capezzoli sfiorarmi il seno.
    
    Chiuse gli occhi e si accostò a ...
    ... me.
    
    Appoggiò le labbra sulle mie.
    
    Aprii le mie, incastrandole con le sue.
    
    Erano asciutte e carnose.
    
    Sporsi la lingua, accarezzandole i denti.
    
    Le aprì ancora di più le mascelle, protendendo la sua lingua verso la mia.
    
    Fece scorrere le mani lungo la mia schiena e mi serrò a lei.
    
    Le nostre lingue si intrecciarono, io posai le mani sulle sue natiche e avvicinai il suo bacino al mio.
    
    Ora la sua vulva era a contatto con la mia e, istintivamente, presi a sfregarla.
    
    Lei assecondò il movimento e con la punta delle dita disegnò la linea tra le mie natiche.
    
    La sentii insinuarsi, poi con un polpastrello mi toccò le grandi labbra.
    
    Mi lascia scappare un sospiro.
    
    Allontanò la sua bocca dalla mia e scese lungo il mio collo.
    
    Con la punta della lingua tracciò un sottile sentiero di saliva lungo il mento, il collo e sul mio petto.
    
    Con una mano esercitò una leggera pressione sul mio sterno, facendomi capire che voleva che mi sdraiassi.
    
    Mi appoggiai con la schiena al materasso.
    
    Tornò a protendersi su di me, leccandomi.
    
    Mi umettò la zona tra i seni, poi si spostò su di loro.
    
    Leccò il seno destro con calma, come fosse un gelato, poi chiuse le labbra sul capezzolo.
    
    Era turgido; lei lo aspirò e lo serrò tra i denti, con una presa decisa ma non dolorosa.
    
    Quasi gemetti per il piacere.
    
    Giocò con i miei seni per qualche minuto, poi – sempre con la punta della lingua – proseguì la sua discesa.
    
    Mi solleticò l’ombelico, poi sentii il suo respiro ...
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