1. Ricatto


    Data: 04/05/2021, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Incesti Autore: claudiaeffe, Fonte: RaccontiMilu

    ... soluzione.
    
    Andai verso di lui sorridendo.
    
    “Ciao!”, lo salutai gioviale.
    
    Lui mi guardò un po’ stupito, poi ricambiò il saluto.
    
    “Senti, devo farti una proposta al volo – dissi – Sono in vena di cambiamenti, e pensavo di cambiare casa, però prima dovrei vendere la mia. Avresti la possibilità di fare un salto da me e dare un’occhiata, in modo da dirmi quanto potrebbe valere?”.
    
    Il ragazzo colse subito la palla al balzo.
    
    “Certo, è il mio mestiere. Fissiamo un appuntamento”.
    
    Feci la mia miglior faccia da culo.
    
    “Mi piacerebbe venissi subito. Sono molto impulsiva, è capace che già domani cambio idea. Poi io sono sempre in giro per lavoro, mentre invece ora sono disponibile”.
    
    Cercai di calcare l’accento sulla parola “disponibile”, cercando allo stesso tempo di non rendere tutto troppo squallido.
    
    Il ragazzo guardò l’orologio, poi annuì.
    
    “Va bene. Ho un appuntamento fra tre quarti d’ora, ma il tempo dovrebbe bastare”, rispose.
    
    Lo condussi in casa mia e lo feci accomodare in salotto.
    
    Si guardò in giro, fece qualche domanda, poi chiese di vedere le altre stanze.
    
    “Dammi solo un secondo che do una rassettata alla stanza da letto – dissi – Stamattina sono uscita senza prevedere che avrei avuto ospiti”.
    
    Entrai nella stanza e mi sedetti sul letto, prendendomi la testa fra le mani.
    
    In quel momento avrei potuto ancora tirarmi indietro.
    
    Mi avrebbe valutato la casa e amici come prima.
    
    E poi, come avrei vissuto? Il mio ricattatore non sembrava ...
    ... uno tenero, rischiavo che raccontasse tutto al mio ragazzo, o – forse peggio – che mi chiedesse qualcosa di più come punizione, come era capitato il giorno prima.
    
    Accesi il computer e mi collegai al sito di webcam.
    
    Sembrava già asserci una grossa attività, notai con disappunto.
    
    Attivai il salvaschermo, in modo che non si potesse capire che era acceso e dove fosse connesso.
    
    Mi spogliai, rimanendo in reggiseno e perizoma neri.
    
    Mi sentivo in un film degli anni settanta, quelli con la Fenech e Lino Banfi.
    
    Feci un sospiro e chiamai l’agente immobiliare.
    
    Questo entrò e, quando mi vide, rimase come scioccato.
    
    “Mi sono messa un po’ in libertà”, dissi tenendo basso lo sguardo.
    
    Il ragazzo si avvicinò a me e mi abbracciò.
    
    Sentii una decisa protuberanza all’altezza del suo cavallo.
    
    “Non te ne frega nulla di vendere la casa, vero?”, mi chiese.
    
    “No, niente”, risposi.
    
    ”Dov’è la fregatura? – chiese – Stai per uccidermi? Oppure tra poco arriverà tuo marito e sarà lui ad ammazzarmi?”.
    
    Scherzava, ma evidentemente avvertiva qualcosa di strano nella situazione.
    
    “Non c’è nessuna fregatura, però sbrigati prima che cambi idea”.
    
    Si liberò velocemente dei vestiti, mentre anche io finivo di spogliarmi.
    
    Gli indicai il cassetto del comodino, dove recuperò un pacchetto di preservativi.
    
    Fece per infilarsi tra le lenzuola, ma lo fermai.
    
    Daddy non aveva detto nulla in proposito, ma mi sembrava ovvio come, in una situazione come questa, avrebbe voluto ...
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