1. Il muro


    Data: 18/04/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: AnonimoElegante, Fonte: Annunci69

    ... sua rigidità. Probabilmente sottovalutai Jonathan.
    
    Scoppiò a ridere e mi mandò ancor più in disperazione. Rise per lunghi momenti e poi tornò a far silenzio.
    
    Si scostò da me e si appoggiò al lato corto della scrivania e si mise a guardare un quadro astratto appeso alla parete. Poi si voltò e mi disse di non varcare il confine perché una volta varcato me ne sarei pentita. Gli chiesi se avrebbe successivamente firmato… e mentre ripetevo la domanda una due tre quattro volte mi avvicinavo sempre di più fino a sentire il suo profumo e lui il mio. Ero in piedi davanti a lui ed appoggiandosi alla scrivania inarcava il corpo risultando alto quanto me.
    
    In quel momento vidi Carlo… poi sentii tutti i miei aspri commenti durante i telegiornali oppure i film nei quali le donne si svendevano o venivano abusate, provai immensa vergogna. Per me il sesso era amore, null’altro. Sfiorai le sue labbra ed in quel momento sentii le sue mani sui fianchi.. cedette e mi baciò avidamente.. potevo sentire il suo sesso turgido che premeva su di me. Il suo sapore era strano ma non ebbi a pensare per molto perché accostò le sue labbra al mio orecchio sinistro e mi disse: firmo solo ed unicamente se d’ora in poi sarai la mia puttana. Non attese la mia risposta, tolse le mani dai fianchi e mi afferrò le spalle in modo da voltarmi e mi fece appoggiare a novanta alla scrivania. Non volevo pensare non potevo pensare e volevo già dimenticare…. mi sentivo sporca. Jonathan si chinò verso di me e mi ...
    ... chiese di tirarmi giù il perizoma..
    
    Lo feci. Tremavo ma lo feci.
    
    Mi chiese poi di allargare le gambe. E nel mentre sentivo il suo odore ed il fruscio di un movimento preciso… continuo.. si stava masturbando guardandomi e dandomi ordini.
    
    Iniziò poi lentamente molto lentamente con la punta di un dito della mano a scorrere prima sopra la gonna e poi alzandola, sfiorò la pelle dal mio ginocchio sempre più su… fino ad arrivare a lei… ma il gesto successivo.. così lesto e deciso provocò la mia reazione più istintiva. Senti che non si fermava ed un tratto il suo dito tentò di penetrare il mio ano.
    
    Mi girai di scatto e non trattenni uno schiaffo.
    
    Il suo sguardo fu gelido, abbassai gli occhi e vidi un uomo fiero… diventato ghiaccio. Non proferiva parola,
    
    lentamente ripose il suo sesso… si abbottonò i pantaloni e si sedette alla scrivania. Io piangevo e dissi che quello non lo avrei mai fatto. Mai e poi mai.
    
    Disse di uscire lo pregai dicendogli di fare altro ma quello no. In quel momento gridò e mi sentii gelare il sangue nelle vene, tirai su il perizoma, presi la borsa e feci per correre via.
    
    Penso di aver pianto per 5 minuti in piedi con la mano sulla maniglia della porta d’uscita dell’ufficio.. Jonathan alle mie spalle immobile e muto.
    
    Voleva fossi la sua puttana.
    
    Lasciai scivolare la borsetta a terra, mi appoggiai con la fronte al muro bianco a fianco alla porta, con una mano mi sfilai nuovamente il perizoma, tutto nel più gelido silenzio, alzai la gonna ...
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