1. Il muro


    Data: 18/04/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: AnonimoElegante, Fonte: Annunci69

    ... avevano decise durante la cena e che quella era una prassi solamente burocratica ma lui mi bloccò dicendomi che l’errore era stato il mio e che non comprendeva come potesse essere accaduto, aveva già avuto dei dubbi sulle condizioni che noi proponevamo e che quindi in mattinata ne aveva parlato con il sig. Soletti il quale gli aveva lasciato carta bianca ma ora aveva la matematica certezza che suoi dubbi erano fondati.
    
    Sbottai dicendo che non era corretto cambiare le carte in tavola e che noi non potevamo applicare prezzi inferiori a quelli stabiliti da Carlo (era vero… avevamo fatto tutto ciò che potevamo).
    
    Jonathan si indispettì e disse che il tutto si poteva risolvere con una stretta di mano e che le strade si sarebbero divise; ma non potevo…. non potevamo permettercelo economicamente e dentro mi sentivo arrabbiata e frustrata. Al principio ero timorosa, aveva scoperto una mia mancanza e me ne vergognavo persino ma ora mi sentivo veemente e continuai a dirgli che non era assolutamente un comportamento corretto per un errore così banale e che perderli come clienti ci avrebbe mandati in rovina.
    
    Chiesi cosa avremmo dovuto fare per ottenere quella maledetta firma, chiesi di dirmi esattamente a quali condizioni avrebbero accettato l’offerta e firmato il contratto. Lui diventò serio e disse “Anna il contratto io non lo firmo. A queste condizioni non lo firmo, o scendete con i prezzi oppure non lo firmo come devo dirglielo?” Risposi che non era possibile che poteva ...
    ... chiedere altro, che mio marito gli avrebbe tagliato l’erba del prato, che io gli avrei preparato la cena ma non era possibile abbassare i prezzi. E questo lo dissi con un minimo di ironia ma il mio atteggiamento non fu capito e mi chiese gentilmente di uscire perché non possedeva il giardino e sapeva badare a se stesso da solo.
    
    Non so per quale motivo ma la situazione… Jonathan… la paura… mi rese ciò che non ero mai stata. MAI
    
    Mi avvicinai io a lui…. gli arrivai a circa 20 centimetri dal viso e gli dissi che avrei potuto fare anche molto di più. Che avrei potuto se solo mi avesse dato la certezza della firma.. avrei potuto essere ciò che lui voleva.
    
    Per completezza d’informazioni avevo avuto solo due uomini nella vita, il primo un ragazzo con il quale avevamo poco affiatamento sessuale e ci eravamo frequentati per qualche anno e successivamente avevo incontrato Carlo con il quale avevo scoperto i piaceri del sesso pur entro certi limiti che lui stesso non mi aveva mai chiesto di oltrepassare ed ai quali anche io non avevo mai pensato. Il nostro era un buono e soddisfacente sesso di coppia.
    
    Non so perché feci quel gesto. Penso sia stata la disperazione.. fossi stata un uomo forse avrei ceduto alla violenza, essendo donna ho cercato di usare l’unica arma che in quel preciso istante mi sembrava essere utile e quel gesto nonostante potrebbe sembrare stupido scriverlo.. ignoravo le conseguenze. Come se mi aspettassi che quell’uomo avesse pena di me e mettesse da parte la ...
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