1. Messalina 2020 - Cap. II


    Data: 15/04/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Ambiguo, Fonte: EroticiRacconti

    ... suo palo. Ora gli sarebbe rimasto duro per ore e la pressione gli avrebbe annebbiato il cervello. Limonarono a lungo, finché lei non si scollò e lo fissò con gli occhi stravolti. Tremava sudata: “Fammi male, ti prego, devi farmi male.”
    
    Mama le sfiorò il segno sulle caviglie: “... non aveva pagato per legarti.”
    
    “Gli ho fatto un regalo.”
    
    “Tu sei liberissima di rovinarti, ma io non mando tutto a puttane!”
    
    “Ma m'hai sempre detto d'essere gentile coi clienti.”
    
    “Non fare la stronza con me! Quel negro, per me, non t'avrà mai pestata abbastanza! Sai di che parlo! Dimmi chi sono.”
    
    “Uno, credo, un investigatore privato o un...”
    
    “Lo conosco! Ecco dove l'ho visto!!! È un miserabile che ha rovinato una mia cara amica che stava divorziando. Ha testimoniato che lei aveva una relazione con uno... beh, in effetti, lei aveva un amico... ma è un bastardo, non si fanno certe cose.”
    
    “L'altro è uno che mi può rovinare. Si chiama Christian.” Attese qualche secondo e raccontò tutto a Mama Flores. Ellen aveva pensato a lungo a questo momento, sicura che prima o poi sarebbe arrivato. Si fidava di quella donna, perché ne conosceva profondamente l'etica (odiava spie e ricattatori) ed il desiderio di tranquillità (Mama aveva paura della vecchiaia). Quindi le disse: “So che l'albergo, come lo chiami tu, non è tuo. È di una società, la *** di Panama City. Lo so perché è mia... oggi Martin mi porta il tablet e ti faccio vedere tutto. Devi credermi, non ho motivo di prenderti in ...
    ... giro...”
    
    Mama s'alzò di scatto e cacciò a male parole le ragazze sedute in piscina. “Vieni, non possono aver sentito. Queste cose si discutono in ufficio.”
    
    Il problema per Mama non era tanto digerire che una bella ragazza di buona famiglia volesse farsi ingroppare in un bordello dall'intera base di Tolemaida, quanto credere che Ellen fosse davvero ricca. “Lo sono.” Le ribadì. “A me a questo punto non importa nulla se questo albergo chiude... non ti sto minacciando: capiterà questo se non m'aiuti.”
    
    La donna rifletté a lungo, dimenticandosi di quella troia seduta di fronte a lei: quella puttana l'avrebbe rovinata, l'aveva sempre saputo, anche se le piaceva... A questo punto Ellen parlò: “Qui t'ho concesso il settantacinque, okay, ti cedo il settantacinque anche dell'albergo... diventerebbe praticamente tuo.”
    
    “A quanto?”
    
    “Il tuo silenzio ed il tuo aiuto, più... facciamo dieci dollari statunitensi.”
    
    Mama Flores le tese la mano con il biglietto.
    
    “... però, se le cose si sistemano, posso tornarci quando voglio.”
    
    Mama sorrise: “Certo potrai venire a farti sbattere quanto vorrai, ma mi lasci sempre il settantacinque.”
    
    Martin le trovò che pranzavano insieme. “Qua fuori c'è uno che spia. È seduto in una Subaru bianca.”
    
    Non l'ascoltarono nemmeno; Ellen accese il tablet e mostrò alla sua nuova socia tutto quello che doveva vedere. Le girò immediatamente il settantacinque per cento di quello che era depositato sul conto della società panamense, calcolato alla ...
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