1. Messalina 2020 - Cap. II


    Data: 15/04/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Ambiguo, Fonte: EroticiRacconti

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    Mama Flores era preoccupata per Ellen e non ne sapeva il motivo.
    
    Quindi era incazzata nera e le fumava il cervello sotto i capelli corvini, lunghi ed irrequieti.
    
    In trent'anni aveva imparato che doveva preoccuparsi solo delle rogne che non sapeva da dove arrivavano. Erano quelle che odiava più di tutte, perché le mettevano ansia e la riempivano di dubbi sul da farsi. Lei era una che attaccava, non stava ad aspettare: immediatamente, senza perdere un secondo, affrontava di petto qualsiasi problema o stronzo che si presentava e non si contavano quelli che s'erano spaccati i denti contro il suo giunonico petto.
    
    A confermarle che niente stava andando per il verso giusto, quella mattina Ellen era scesa a prendere il sole nel cortile dietro l'albergo e s'era stesa in un angolo, lontana dalle altre ragazze che sedevano sul bordo della piscina. Mama spense la fiamma, spostò la padella e le andò incontro con un canovaccio in mano.
    
    “...”
    
    “Ciao, Mama... è bello qui.”
    
    “Devi dirmi cosa succede, figlia mia.”
    
    “... ho bisogno del tuo aiuto.” Spostò di lato le gambe e Mama Flores si sedette ai suoi piedi, di punta sul lettino.
    
    La sera prima, nonostante il gran movimento, la direttrice (come amava essere chiamata) notò due cose che non le piacquero per nulla. Prima cosa: un tizio che aveva chiesto Ellen. Okay, capitava, non era uno della base, Mama aveva anche clienti della città, ma era convinta di averlo già visto da qualche parte, non nel suo locale. Questo ...
    ... però lo realizzò solo quando, all'ora di chiusura, lo vide rientrare con un europeo e sedersi al tavolino di fronte alla vetrina di Ellen. La fortuna volle che la ragazza era già in camera a farsi scopare dal suo innamorato nero. Fortuna? Non sapeva nemmeno lei perché s'era sentita fortunata. C'erano guai in arrivo, li sentiva. La chiamò in camera: mamma santissima!, quella nemmeno si preoccupò! Volle solo sapere com'era l'europeo e dopo due secondi di riflessione disse calmissima: “Devo lavorare... domani ti dico, grazie Mama.” E riattaccò. Mama Flores passò la notte agitata, sperando ardentemente che il cazzone nero spaccasse una volta per tutte il culo a quella puttana.
    
    Ellen l'aveva messo in conto. In un certo senso s'era preparata. Sapeva calcolare le variabili - lo faceva di lavoro – ed aveva valutato al 18% il rischio d'essere scoperta, nonostante le mille precauzioni poteva prendere.
    
    Il suo imperativo era il basso profilo: doveva vivere invisibile. Evitava qualsiasi ruolo mondano ed all'interno del gruppo di papà figurava come una semplice funzionaria, anche se c'era lei dietro qualsiasi affare, fusione, capitalizzazione... Anche nei rapporti coi clienti manteneva un ruolo defilato: mandava avanti altri e nelle riunioni si limitava ad ascoltare, per poi decidere.
    
    Viveva sola, senza personale domestico, in un bell'appartamento nel porto di Nyhavn ed andava al lavoro nella sua Porsche nera: doveva sembrare solo una ricca e bella ragazza come ce ne sono tante a ...
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