1. Il tuo potere su di me


    Data: 13/04/2021, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Etero Autore: iprimipassi, Fonte: RaccontiMilu

    ... turgidi.
    
    ‘Immagina che sia il mio cazzo a sfiorarti come ora fanno le tue dita. La mia cappella ad accarezzarti al posto dei tuoi polpastrelli”, la spronava Fulvio.
    
    ‘Oh’ Si’ E’ stupendo”.
    
    ‘Hai una mano libera ancora’ Non tralasciare le tue tette’ Lo sai che io non lo farei”.
    
    Ilaria sospirò nuovamente, portando l’altra mano a giocare con uno dei capezzoli. Con due dita, intanto, forzava sempre più l’ingresso della sua vagina, i suoi polpastrelli scomparivano di tanto in tanto all’interno di essa, ma senza penetrarla completamente.
    
    ‘Dimmi che sei eccitato anche tu”, riprese Ilaria, con un filo di voce.
    
    Fulvio abbassò lo sguardo al cavallo dei suoi pantaloni, visibilmente rigonfio. Ilaria seguì i suoi occhi, sorridendo eccitata al pensiero di cosa celasse il tessuto. ‘Lo sono, molto. E sai cosa farei ora, vero?’, la incitò il ragazzo.
    
    ‘Si”, rispose a fatica la donna, ‘Ma dimmelo lo stesso”.
    
    ‘Sfogherei tutta la mia eccitazione su di te. Piantandoti il mio cazzo nella figa con forza, tutto, fino alle palle, fino a riempirti completamente. Proprio ciò che ora farai con le tue dita’.
    
    Ilaria gemette, quasi gridò di piacere, mentre infilava di colpo indice e medio nel suo sesso aperto e bagnato.
    
    ‘E dopo aver fatto questo’, continuò lui, ‘Comincerei a stantuffarti forte, facendotelo sentire sempre più a fondo. La mia cappella gonfia e la mia asta dura ti riempirebbero e allargherebbero come neanche immagini’.
    
    Ilaria prese a muovere convulsamente le ...
    ... dita dentro e fuori, mimando un amplesso furioso, brutale. Presto le due dita divennero tre, sotto l’incitamento continuo di Fulvio.
    
    La donna continuava a masturbarsi senza sosta, mentre copiosi umori sgorgavano dal suo sesso, impregnandole la mano e le cosce, e Fulvio dettava il ritmo di quell’atto, spronando Ilaria con un linguaggio sempre più esplicito e dettagliato.
    
    Non ci volle molto prima che i gemiti di Ilaria si facessero più acuti, e lei raggiungesse un orgasmo devastante, accasciandosi sulla sedia tremante e col fiato corto intanto che Fulvio la guardava con aria compiaciuta e un bozzo sempre più evidente nei pantaloni.
    
    Mentre la donna recuperava fiato ed energie, il ragazzo si alzò in piedi, avvicinandosi a lei e abbassandosi sulle gambe, per far sì che i loro volti fossero alla stessa altezza.
    
    ‘Sei stata bravissima’, le sussurrò.
    
    Ilaria sorrise, guardandolo negli occhi. ‘Ora andiamo di là’ Così potrai scoparmi, finalmente”.
    
    ‘Non erano questi i patti’, replicò lui, in tono improvvisamente distaccato.
    
    Ilaria lo guardò esterrefatta. ‘Che’ Che cosa?’.
    
    ‘Non mi hai fatto venire qui per scoparti, ma per mostrarmi come godi. Sbaglio?’.
    
    ‘Si, ma”, protestò debolmente Ilaria.
    
    ‘Nessun ma’, riprese Fulvio, ‘Questo volevi oggi. E solo questo avrai’ Oggi”, concluse, accarezzando il volto ancora arrossato della donna col dorso del suo dito indice.
    
    ‘No’ Voglio te’ Voglio sentire il tuo cazzo dentro di me’ Voglio che mi riempi e mi fai godere”, ...