1. Il tuo potere su di me


    Data: 13/04/2021, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Etero Autore: iprimipassi, Fonte: RaccontiMilu

    L’estate non era ancora inoltrata, eppure l’afa aveva già stretto in una fastidiosa morsa il tacco dello stivale. Quella mattina, Fulvio fece rientro a casa dopo aver sbrigato una serie interminabile di commissioni, girovagando in lungo e in largo per la città e passando da una coda all’altra. Aveva accumulato nelle tasche tutti i tagliandi comprovanti le sue attività: il biglietto della sosta a pagamento, il numeretto del banco salumi del supermercato, quello per la fila in banca, in posta, e così via. Tutta una serie di noiosissime faccende da sbrigare, con solo l’avvenenza di alcune commesse ed impiegate a rendere meno gravoso il peso delle ore passate sotto il solleone.
    
    Appena prima di togliersi i vestiti di dosso, vuotò nella spazzatura tutto quell’inutile ingombro cartaceo. Dopodiché, completamente nudo, riempì la lavatrice di capi colorati e, mentre l’apparecchio iniziava a rumoreggiare, il ragazzo si fiondò sotto la doccia, godendosi i benefici dell’acqua sul suo corpo sudato e accaldato. Insaponandosi, indugiò con una mano sul suo pene che, durante un lavaggio sin troppo accurato, somigliante più ad una lenta ed estenuante masturbazione, non poté fare a meno di acquisire consistenza, raggiungendo, nel giro di poche decine di secondi, la sua massima erezione.
    
    Nel tempo che Fulvio impiegò per risciacquarsi ed insaponarsi una seconda volta, il suo membro parve rifiutarsi di tornare a riposo, e anzi, vederlo tanto eretto da puntare quasi verso l’alto, invogliò il ...
    ... ragazzo a continuare a stimolarlo con movimenti calmi e decisi. L’atto di allungare e ritrarre la pelle intorno alla sua asta, portò il glande a restare sempre più scoperto, sempre più a lungo. Il docciaschiuma, a causa sia dell’acqua che del movimento ormai continuo, contribuì a rendere lucido e ricoprire di bolle il lungo e grosso pene di Fulvio, la cui mano, seppur di dimensioni ragguardevoli, pareva quasi quella di un elfo che brandiva un’ascia, tanta era l’eccitazione raggiunta dal ragazzo in quel momento d’inattesa e soddisfacente intimità. L’acidità del sapone che scivolava sulla carne viva al di sotto della pelle del suo membro, gli causò un lieve bruciore che, in quel momento, non fece che amplificare la sua voglia, donando alla sua appendice carnosa una appena accennata fitta di dolore.
    
    Probabilmente, però, la prese come al suo solito troppo comoda, tanto da dover maledire il telefono che lo riscosse dai suoi pensieri pochi istanti prima di giungere al picco del piacere. Il trillo insistente lo deconcentrò totalmente, riportandolo alla realtà e rendendo la sua azione non più un eccitante volo di fantasia, ma un movimento meccanico e ripetitivo che decise di interrompere quando si rese conto che un orgasmo raggiunto in maniera così banale non lo avrebbe affatto soddisfatto. In fretta e furia, perciò, ultimò la doccia e, ancora stretto in un leggero accappatoio in microfibra, accese il pc per passare qualche minuto a guardare video e cazzeggiare sul web come soleva ...
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