1. Il tuo potere su di me


    Data: 13/04/2021, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Etero Autore: iprimipassi, Fonte: RaccontiMilu

    ... ho cominciato a masturbarmi furiosamente. Velocemente e a fondo. Proprio come descrivevi tu’.
    
    ‘Ti sei immedesimata bene. Continua, voglio sapere com’è finita’.
    
    ‘E’ finita che tenevo d’occhio la porta per evitare di essere vista, mentre ho infilato anche il terzo dito e sono venuta allargandomi come mai prima d’ora. Non puoi capire, ero in un mare di sudore e avevo un lago tra le cosce’.
    
    ‘E scommetto che anche ora, a pensarci, non sei del tutto asciutta. Vero?’, incalzò Fulvio, continuando la sua stimolazione.
    
    ‘No, non lo sono’.
    
    ‘Vorresti farlo anche ora, ho ragione? Portare le tue dita tra le cosce e riempirti di nuovo la figa. Godere come ieri, forse anche di più’.
    
    ‘Si’.
    
    ‘Sai cosa sto facendo?’, chiese lui.
    
    ‘No’, rispose Phoebe, ormai a monosillabi.
    
    ‘Ho tirato fuori il mio cazzo, che è diventato completamente duro a leggerti. E ora lo sto segando piano, scappellandolo, scorrendo lungo l’asta turgida e calda’.
    
    ‘Ti prego. Sono bagnata. Ho voglia e non posso fare nulla. Perché mi dici questo?’.
    
    ‘Per farti sapere che mi hai fatto eccitare. E per far eccitare anche te’.
    
    ‘Lo sono già. Non sai quanto, accidenti a te’.
    
    ‘Abbastanza da andare in bagno e godere per me? Da chiuderti lì dentro e venire a cosce larghe riempiendoti la figa con tre dita?’.
    
    Phoebe non rispose per almeno una decina di minuti, prima di tornare attiva e limitarsi ad una sola frase, eccezionalmente eloquente.
    
    ‘Ti odio. Cosa mi fai fare”.
    
    Fulvio non chiese ...
    ... spiegazioni, si limitò a chiedere: ‘Quanto hai goduto?’.
    
    La risposta fu immediata: ‘Da morire’.
    
    Quel giorno, il ghiaccio venne rotto del tutto. Ogni tabù abbandonato. Ogni diga di perbenismo crollò, e i due iniziarono a parlare apertamente di ogni cosa, dalla più comune alla più scabrosa, senza il benché minimo imbarazzo. Seguirono altri episodi simili nei giorni successivi. Il loro rapporto continuò a farsi di volta in volta più intenso. Finché, una rivelazione di Phoebe, che intanto aveva svelato come Ilaria fosse il suo vero nome, fece letteralmente gelare il sangue nelle vene di Fulvio.
    
    ‘Oggi vado a pranzo con i colleghi, è il compleanno di uno di loro’, disse lei, mentre chiacchieravano del più e del meno.
    
    ‘Ah, bene. E dove?’, chiese Fulvio.
    
    ‘Vicino alla banca, così ci muoviamo a piedi.’
    
    In seguito, la donna gli raccontò in quale locale avessero prenotato e, come diretta conseguenza, gli svelò anche dove lavorasse. A seguito di quelle rivelazioni, Fulvio restò di sasso per svariate decine di secondi. Era la banca nella quale aveva il conto. E lei, Ilaria. La dottoressa Ilaria Basile. Una delle destinatarie di tutte le sue più recenti fantasie erotiche. Tutto calzava a pennello, in effetti. Il nome, il luogo di lavoro, l’età, la descrizione fisica. Quella ragazza, alta e sinuosa, dalle forme armoniose ma non eccessive. Quello sguardo indagatore nascosto dietro un paio di occhiali estremamente intriganti. Quelle labbra piene e invitanti che sognava di mordere ogni ...
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