1. Fidanzate - Nulla e tutto


    Data: 13/04/2021, Categorie: Etero Autore: Browserfast, Fonte: EroticiRacconti

    ... chiesto alla ragazza se poteva farmi parlare con Davide, o se poteva almeno dirgli di chiamarmi. Mi ha spazzata via con poche parole, come se fossi una mosca fastidiosa: “Davide non è qui e comunque non vuole parlarti, non ti vuole proprio più vedere né sapere nulla di te, troia”. Più che rimanerci di merda, mi è venuto da pensare che l’insulto che non mi sono mai beccata da lui me lo sono beccato da una sua amica. Ma me lo meritavo, mi merito tutto.
    
    Sul treno che ci portava su al Nord Martina si era finalmente decisa a sbottonarsi un po’. Parlando all’improvviso a bassa voce, come se non fosse essenziale che la ascoltassi, aveva confessato che l’ultimo week end passato insieme con Massimo, una sera al ristorante, lei si era allontanata per andare in bagno e lui aveva cominciato a giocherellare con il suo telefono. E aveva scoperto una chat di sesso virtuale (“anche abbastanza esplicito”) tra lei e uno dello studio. Ne era nato un dramma durato due giorni, fino al loro ritorno a Roma, quando erano ormai una ex coppia. Ad ascoltarla, non avevo potuto fare a meno di ripensare a quel paio di giorni passati a Bologna, l’ultima volta che sono salita su da Tommy. Passati a scopare ed insultarci perché, ne sono sempre più convinta, nessuno dei due era stato capace di mettere da parte il proprio orgoglio e dire “ok, affanculo tutti gli altri, io è con te che voglio stare”. Avevamo superato da poco proprio la stazione di Bologna, il mio magone in quei momenti ve lo lascio ...
    ... immaginare.
    
    L’amara ironia di cui vi dicevo in precedenza è che, praticamente, per spingerla a confessarmi che il suo ragazzo l’aveva mollata per avere fatto sexting con un altro, le avevo rivelato a mia volta di avere appena fatto sexting con un mio amico. Più ci penso, però, più mi pare una stronzata. Due come lei e Massimo non si possono lasciare per una cosa del genere, dai. Ok, un paio di settimane di vaffanculi, d’accordo. Ci stanno. Che un po’ te la faccia pagare è il meno, va bene, ma mandare a monte tutto… Lo penso e glielo dico mentre aspettiamo la coincidenza del treno in una assurda stazioncina di montagna che sembra fatta con il Lego.
    
    Lei mi risponde che forse sì, ho ragione, ma che nel momento esatto in cui ha visto che Massimo aveva scoperto tutto, ha capito che non ci sarebbe stato perdono. La abbraccio, perché non so cosa altro fare.
    
    Qualche minuto dopo però, sul trenino che ci porta alla nostra destinazione finale, nel vuoto del vagone, rompe il suo silenzio: “E comunque, con quello non è stato solo virtuale”. Le domando “avete scopato?”. Mi risponde “no, scopato no”. La guardo un attimo interdetta ma poi, chissà che cazzo mi piglia, ho voglia di un particolare in più. “Un pompino?”. “Cazzo, Anna…”, risponde con una smorfia di fastidio. Ma non è un problema di linguaggio, ovviamente. Mi stringo nelle spalle, lei distoglie lo sguardo e mi fa: “La frase che Massimo ha letto era ‘voglio sentire lo sperma nella mia bocca’… beh no, era un po’ peggio”. Resto quasi ...
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