1. Fidanzate - Nulla e tutto


    Data: 13/04/2021, Categorie: Etero Autore: Browserfast, Fonte: EroticiRacconti

    ... volta.
    
    – Ahò, però mò tocca a te… – le faccio con addosso tutto l’imbarazzo che è possibile provare in una situazione del genere.
    
    – Io e Massimo ci siamo lasciati – dice con gli occhi bassi – anzi, è lui che ha lasciato me…
    
    E’ la fine del mondo? Beh sì, è la fine del mondo. Del mondo intorno a me, di come lo conosco.
    
    C’è anche qualcosa che è, oltre che doloroso, amaramente ironico in tutto ciò, ma lo scopro solo tre settimane dopo, più o meno. Su un treno, il treno che porta me e Martina verso le Dolomiti. Non sono riuscita a sapere molto di più sulla rottura tra lei e Massimo. Tuttavia, come se si fosse tolta un peso, dopo avermelo confessato ha iniziato a essere meno acida, e non solo con me. Ha anche trovato il modo di dirlo ai miei. Ovviamente sono state giornate di lutto stretto, tutti a casa eravamo convinti che lei e Massimo si sarebbero sposati.
    
    Sono state anche giornate in cui ho confrontato il suo dolore con il mio senso di colpa per Davide. E questo non ha fatto altro che confermarmi quanto sono stronza. Paragonavo il dolore che lei provava per Massimo a quello che avevo fatto provare a Davide. Due sofferenze diverse, certo, ma in fondo simili. Che io, per Davide, proprio non sentivo. Quel tipo di dolore non mi sfiorava nemmeno.
    
    Qualche giorno dopo, Martina mi ha chiesto se non mi andasse di accompagnarla in settimana bianca. Era tutto già prenotato, già in parte pagato. Per lei e Massimo, chiaramente. Sulle prime ho rifiutato. Un po’ perché ...
    ... io odio lo sci. O meglio, non è che lo odio. E’ che sono più il tipo da tennis, a sciare sono una vera e propria pippa. La sciatrice è lei. Poi perché avevo due esami da dare. E infine perché pensavo che sarebbe stata una mezza tortura per me, ma anche per lei, passare una settimana insieme nel posto che loro due avevano scelto. Ma alla fine mi sono piegata. Ho dato un esame e sono riuscita a spostarne un altro. L’ho fatta felice, almeno per qualche ora.
    
    Prima di partire mi sono però fatta coraggio, forse rinfrancata dall’esame appena dato, e ho telefonato a Davide. Nulla, telefono staccato. Nemmeno chiamata rifiutata, proprio morto. Mi sono fatta ancora più coraggio e sono andata, una mattina, sotto casa sua. Conosco i suoi orari, ma non conosco bene il suo portone. Ci sono stata solo una volta, era sempre lui che passava a prendere me. E poiché ci sono due portoni gemelli a poca distanza l’uno dall’altro mi sono ovviamente piazzata davanti a quello sbagliato. L’ho comunque visto uscire e gli sono corsa dietro, chiamandolo. Sì è voltato e mi ha vista, senza nessuna espressione particolare dipinta sulla faccia. Solo che è tornato indietro ed è sparito nell’androne prima che potessi raggiungerlo, chiudendosi il portone alle spalle. La sera stessa mi è arrivato un sms, da un numero sconosciuto. C’era scritto: “Non farti più vedere, non cercarmi mai più. Questo è il numero di una mia amica quindi non rispondere”. Non ho risposto, ho telefonato direttamente a quel numero. Ho ...
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