1. La mia vicina - cap .3


    Data: 12/04/2021, Categorie: Tradimenti Autore: cd1948, Fonte: Annunci69

    ... piedi dei sandaletti col tacco. Il marito ed io eravamo vestiti casual, jeans e maglietta. Ci sistemammo nella loro macchina per via dei seggiolini dei bambini. Lei stava appollaiata sul sedile posteriore, in mezzo ai due seggiolini, le gambe aperte per via del poco spazio disponibile. Mi accorsi che non indossava le mutandine. Io stavo voltato verso di lei per parlare e la vista che mi si parava era da infarto. Il mio cazzo ebbe un sussulto e si irrigidì immediatamente. Meno male che i boxer lo contenevano ed i pantaloni erano larghi !
    
    Comunque, arrivati in pizzeria, scesi e le aprii la portiera per aiutarla ad uscire, poi lei si piegò in avanti per slacciare le cinture ad uno dei bimbi e la corta gonnellina si alzò, quel tanto per mostrarmi il culetto. Io le stavo dietro, il cazzo sempre in tiro. Lei fece un passo indietro, sempre piegata ed il suo culetto urtò contro il mio membro. Si strofinò un poco e poi si raddrizzo, prese il bimbo per mano e si avviò dietro al marito che teneva l'altro bimbo.Io li seguii. Ci accomodammo, il marito con a fianco un bimbo, lei di fronte con da una parte l'altro bimbo e dall'altra stavo io.
    
    Ordinammo, cenammo, conversando piacevolmente. Lei stava seduta con le gambe aperta nascoste sotto la tovaglia. Ogni tanto le infilavo la mano sotto la gonna fino a toccarle la fighetta e i peli biondi del pube oppure le infilavo per un attimo un dito dentro. Era un lago. Alla fine della cena, quando ci alzammo, la sedia era completamente ...
    ... bagnata dei suoi umori. Io la infilai prontamente sotto il tavolo affinché nessuno se ne accorgesse.
    
    Risalimmo in macchina, lo spettacolo analogo all'andata. Li ringraziai per la bella serata e la piacevole compagnia, lodando anche i bimbi che erano stati bravi ed educati. Lui, a sua volta mi ringraziò per aver intrattenuto i suoi bambini nel pomeriggio ed aver loro offerto il gelato. E così, alla fine andai a dormire.
    
    Al mattino seguente, mi alzai prestino ed andai a lavorare in giardino. Vidi il marito di Rosa andare via con i bimbi. Quindi aspettai un poco e poi scavalcai il muretto ed entrai in casa loro. Lei era in cucina con indosso soltanto una corta camicia da notte trasparente, che stava rassettando dopo aver dato la colazione alla famiglia.
    
    Mi avvicinai da dietro e, senza dire una parola, le sfilai la camicia da notte, agevolato da lei. Poi la sollevai, così, nuda e la portai nella sua camera da letto, la adagiai e mi spogliai a mia volta. Mi stesi vicino a lei ed iniziai a succhiarle i capezzoli, ad accarezzarla, a baciarla tutta, la bocca, la faccia, il collo. Con le mani le accarezzavo il corpo, le gambe, le braccia. Lei mi lasciava fare, sospirando e mugolando. Sempre baciandola e leccandola scesi fino alla sua fighetta e le affondai la lingua dentro per tutto quello che potevo estrarla. Iniziai a leccarla, a mordicchiarle il clitoride, mente con un dito iniziavo a lavorarle il buchino. Piano piano, iniziai ad infilarglielo, come già avevo fatto le volte ...