1. La mia vicina - cap .3


    Data: 12/04/2021, Categorie: Tradimenti Autore: cd1948, Fonte: Annunci69

    ... al mio tavolo da giardino, sedendoci sulle poltroncine. Io servii i gelati, due dosi abbondanti per i piccoli. Rosa si alzò per sistemare i bambini e verificare che non si sporcassero. Nell'inclinarsi verso di loro, mi mostrò il suo culetto. Io non resistetti e glielo toccai, iniziando ad infilarle un dito nel buchino. Rimase immobile per un po in quella posizione, poi si raddrizzò, sempre con il mio dito infilato dentro. Fece un passo all'indietro e, facendo finta d'intopparsi, cadde seduta sul mio grembo, ridendo. Rimase per un attimo seduta a cavalcioni sulle gambe, con le sue aperte, poi si alzò e si diresse alla poltroncina di fronte a me, dove si sedette accavallando le gambe.
    
    Finito di mangiare i gelati, lei scavallò le gambe, tendole un po aperte e mostrandomi la sua fighetta nuda. Poi si alzò e raccolse le coppette e le portò nella mia cucina. Io la seguii, la raggiunsi vicino al lavello, e la abbracciai da dietro, prendendole le tette, che oramai avevano i capezzoli turgidi, duri come pietre. Iniziai a pizzicarglieli, mentre lei emetteva un sospiro di piacere. Sempre continuando a stuzzicarle i capezzoli con una mano, le infilai l'altra sotto il vestito ed iniziai a toccarle la figa, il clitoride, infilandole un dito dentro. Era tutta un lago.
    
    La feci piegare in avanti, sollevandole il vestitino fin sopra la cintura, mi abbassai i calzoncini, estrassi il mio membro già bello duro e glielo infilai con un colpo nella sua calda figa.
    
    -”No, ti prego, i ...
    ... bambini”, fece lei. Ma il suo no sembrava più un sì !
    
    -”Non preoccuparti, stano giocando, li senti”.
    
    -”Ma se venissero di qua ?”
    
    -”Quando i bambini giocano si dimenticano di tutto”, ribattei, mentre le facevo delle lunghe e lente infilate.
    
    -”Ohh, sììììì, mmmmmmm, ancoraaaaaa”, iniziò a fare.
    
    -”Sì, porcellina, vedrai che ti riempio tutta”, dicevo io.
    
    Dopo un poco le venni dentro e la lascia andare. Lei mi si inginocchiò davanti e mi pulì bene il cazzo, mentre dalla sua figa colava il mio sperma lungo una gamba.
    
    Uscimmo in giardino. I bambini stavano ancora giocando del tutto ignari di noi adulti. Ci risedemmo fino a che lei si fu calmata. Si ripulì alla bell'e meglio la gamba con una mano, leccando poi lo sperma raccolto. Poi chiamò i bambini dicendo che era ora di andare, che il babbo sarebbe arrivato di lì a poco.
    
    Li aiutai a ripassare il muretto e si allontanarono verso l'interno della loro casa.
    
    Certo, una scopata al mattino ed una sveltina al pomeriggio erano proprio un bel modo di passare la giornata, ma erano anche stancanti, per cui mi sdraiai sul divano a guardare le tv.
    
    Verso ora di cena, ricevetti una telefonata. Era il marito di Rosa se mi chiedeva se volevo andare a mangiare una pizza con loro. Io nicchiai per un po ma lui insistette ed alla fine accettai.
    
    Ci ritrovammo di lì a 15 minuti davanti a casa loro. Rosa indossava un top che le lasciava l'ombelico e la schiena scoperti, ovviamente senza reggiseno, ed una minigonna di jeans. Ai ...