1. Il sentiero di pietra: un racconto crossdresser


    Data: 07/04/2021, Categorie: Erotici Racconti Autore: Ikkarus, Fonte: RaccontiMilu

    ... passaggio, sapevo che non era giusto e sapevo che poteva finire male se il suo ragazzo tornava ma la fusione mi guidò la mano sui suoi fianchi, era magra ma non troppo, non pesava più di cinquanta chili ed era poco più bassa di me, la tirai di peso sulle mie gambe e ci baciammo ancora. Il mio cazzo era umido della sua saliva e dei miei umori, dritto e turgido strusciava sui suoi indumenti troppo fini per nascondere le sue forme, aveva un culetto scolpito nel marmo, era sodo ed ora anche bagnato dal mio cazzo. Cominciò a muoversi , il mio membro fra le sua natiche, le piaceva, mi guardava e mi baciava, mi leccava le labbra, li collo, mi baciava di nuovo. Me ne venni, schizzai tutto il mio seme per terra e sporcai un pochino i suoi vestiti, lei non smise di muoversi finché non sentì la spinta da dietro affievolirsi, mi disse ‘ti amo Luca’
    
    -Luca-
    
    Luca, LUCA?!?!?! Credeva che fossi il suo ragazzo, effettivamente non ci distinguevamo molto, entrambi magri, entrambi jeans e maglietta, entrambi con i capelli lunghi, l’unica differenza era che lui portava i dread io invece li avevo mossi e impiastricciati, bhè, ammetto che in quel momento erano sporchi fino alla radice per cui potevano sembrare dei dread, soprattutto a chi come lei era fusa.
    
    Appoggiò la testa sulla mia spalla e socchiuse gli occhi, io avevo capito tutto ma il mio cervello era parzialmente assente e lei era troppo bella per non risvegliare in me certe sensazioni, le tastai il seno, non era abbondante una ...
    ... seconda forse ma era sodo, il ventre quasi piatto, feci scivolare la mano in mezzo alle sue gambe e capì perché prima la situazione non finì in un diverso modo, aveva il ciclo, si sentiva l’assorbente, mi sentii stranamente sollevato, come se avessi si fatto uno sbaglio ma non era poi così tanto grosso, decisi di andarmene da li, mancava davvero poco all’alba e non volevo di certo farmi trovare accanto a lei sporca di sperma quindi la sdraiai dolcemente a terra mentre era ancora in botta.
    
    Flashback ‘mettine di più siamo in vacanza e che cazzo’
    
    Dai amore, mettine di più siamo in vacanza e che cazzo, ci siamo fatti due ore in quella merda di strada distrutta per arrivare qui’ gli disse abbracciandolo
    
    Mi tornò in mente quel momento, eravamo tutti e cinque in macchina, io e i miei amici avevamo già tirato la mia dose, rimanevano solo loro due ancora, Luca si fece una bella raja e schizzò subito con Marco verso il sound esaltato con le pupille dilatate e il respiro accelerato, rimanevamo in tre nell’auto, io che mi rullavo una canna, Franco che mi passava tutto il necessario e lei Lucia. Non contenta della raja che si era appena fatta se ne stava preparando un’altra, io e Franco la guardammo basiti dicendole che si sarebbe ammazzata con tutta quella roba ma lei ci guardò con i suoi occhi gialli da gatta, si esatto, aveva le lenti a contatto da gatto, questo la rendeva unica quella sera, il luogo era pieno di ragazze fuse che ballavano o fumavano o ridevano, ma lei era l’unica ...
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