1. La serva


    Data: 07/04/2021, Categorie: Etero Autore: CxMIII, Fonte: RaccontiMilu

    ... e, a differenza di prima, è più propensa a rivolgermi la parola.
    
    Ieri mia moglie mi ha dato una notizia pensando di rifilarmi una bella scocciatura.
    
    ‘Marga ha problemi a venire il mercoledì, così ho pensato di spostarla al martedì pomeriggio, però non posso mai rimanere di martedì. Dovresti starci tu a casa. Lo so che ti scoccia avere qualcuno che mette tutto in disordine per fare le pulizie, ma non siamo riuscite a trovare un altro orario possibile. Comunque non è necessario che stia in casa tutto il tempo, basta che ti trovi quando arriva e quando deve andare via, perché lei non ha le chiavi.’
    
    Il martedì pomeriggio è la mia giornata libera, che passo in genere a riposarmi, leggendo un libro o ascoltando un po’ di musica, quindi capisco le preoccupazioni di mia moglie, questa volta invece, con sua grande sorpresa, sono molto accondiscendente e non faccio minimamente storie.
    
    Ci ho pensato tutto il giorno: che sarebbe successo all’indomani, trovandomi di nuovo da solo con Marga?
    
    Magari l’altra volta era stato solo un momento di debolezza di entrambi, oppure no?
    
    Comunque, per ogni evenienza, decido di farmi un bella doccia prima del suo arrivo.
    
    Guardo l’orologio, sono le tre e lei deve arrivare alle quattro, quindi ho tutto il tempo.
    
    Naturalmente, mentre sto sotto l’acqua, suona il citofono.
    
    Ma chi sarà ora che rompe i coglioni?
    
    Esco sgocciolando dalla cabina doccia e raggiungo il citofono che intanto ha suonato una seconda volta.
    
    ‘Sì, chi ...
    ... è?’
    
    ‘Marga.’
    
    Oh cazzo! è arrivata in anticipo.
    
    Quando le apro la porta di casa sono riuscito ad infilarmi l’accappatoio ed a mettermi anche le pantofole.
    
    ‘Ma non dovevi venire tra un’ora?’
    
    ‘Per pulire sì.’
    
    Mi fa un bel sorriso e si chiude la porta di casa dietro di sé.
    
    Noto che si è vestita diversa, meglio del solito.
    
    Sotto il giaccone imbottito porta una maglia rossa più aderente di quelle che indossa solitamente e mi sembra che le siano cresciute un po’ le tette, ma forse dipende dal reggiseno.
    
    In basso indossa una gonna nera, aderente e corta, che le evidenzia il sedere e sotto un paio di leggins, sempre neri, mentre ai piedi porta i soliti stivaletti rossi a punta.
    
    Se potevo avere dei dubbi sulle sue intenzioni, me li toglie subito, perché, dopo aver lasciato cadere in terra giaccone e borsa, mi apre l’accappatoio.
    
    Osservo il suo sguardo un po’ malizioso che si sposta in basso e poi torna su, mostrando delusione.
    
    Non è ancora pronto. Mica è telecomandato, le dico io.
    
    Si mette a ridere e noto che si è anche truccata gli occhi.
    
    Il mio arnese comincia a reagire quando Marga, dopo essersi inginocchiata, lo prende tra le mani.
    
    Oggi non ha legato i capelli con il solito elastico, ma ha usato un fermaglio colorato, che mi resta in mano, quando lo apro, e la sua capigliatura scura ed ondulata, le ricade sulle spalle.
    
    Impiega pochissimo a farmelo diventare duro, usando un po’ le mani ed un po’ la bocca, a questo punto si rialza, si toglie ...
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