1. Due ragazzine in cerca d’autore


    Data: 01/04/2021, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: Regenesis, Fonte: RaccontiMilu

    ... alzando nuvole di polvere il sole tramontò, incendiando il pulviscolo che mi circondava. Mi fermai, attesi un attimo. Rimisi in moto, la strada faceva una svolta a destra, di fronte a me la forma scura della casa, familiare eppure…
    
    C’era una luce accesa. E di sicuro non ero stato io ad accenderla.
    
    Spensi i fari, incerto per un attimo se andare avanti o no. Feci un respiro profondo. In fondo non me ne fregava niente, ma… Ingranai la prima e mi rimisi in moto lentamente, molto lentamente. Ero quasi arrivato e fortunatamente c’era ancora abbastanza luce per vedere dov’era la stradina sterrata. Feci pochi metri e mi fermai, spensi il motore e cominciai a scendere dalla macchina. Mi fermai, riflettendo per un attimo, poi mi piegai verso il portaoggetti, lo aprii e presi la pesante torcia nera da autodifesa che avevo comprato, Dio solo sa perché, un annetto prima.
    
    Mi avvicinai silenziosamente alla finestra illuminata, quella della sala da pranzo sul cui divano consunto io avevo passato tante notti d’estate. Sbirciai dentro, attento a non farmi scoprire.
    
    I vetri erano sporchi, ma prima ancora di dare un’occhiata notai due cose. Si sentivano le voci di due persone; sembravano due ragazze, anche abbastanza giovani, e mi pareva parlassero italiano, anche se non riuscivo a sentire abbastanza da distinguere le parole e capire il senso della conversazione. L’altra cosa che notai era che dalla finestra filtrava un forte odore di marijuana. Molto buona, ...
    ... oltretutto.
    
    Aguzzai lo sguardo, cercando di distinguere qualche particolare dai punti meno sporchi del vetro cercando nel contempo di non farmi vedere…
    
    Si, erano due ragazze. Due ragazzine, per dirla tutta, sembravano tutte e due molto giovani. Una era una brunetta, capelli lisci lunghi, tratti delicati. Sembrava molto giovane, praticamente senza seno. Indossava una canottierina blu che le arrivava all’ombelico e il sotto di un bikini dello stesso colore. Lunghe gambe affusolate. L’altra era una rossa, più formosa, bel seno, anche lei in canottiera e mutandine, ma la sua canottiera sporgeva in fuori molto di più. Sotto i riccioloni rossi si intravedeva un viso carino, occhi grandi, labbra carnose. Stava tirando profondamente la canna, fece uscire uno sbuffo di fumo profumato e la passò all’altra.
    
    Non sembravano pericolose e, se anche lo fossero state, con quello che si stavano fumando non sarebbero state in grado di far male a una mosca. Avrei potuto tranquillamente lasciarle stare, o anche farmi una risata con loro, essere gentile ed ospitarle, dormendo un’altra volta sul divano…
    
    Ecco, fu proprio quell’immagine che mi fece scattare qualcosa dentro. Il ricordo delle tante notti passate su quel fottutissimo divano di pelle marrone tutta sdrucita a chiedermi perché diavolo non ero con i miei amici a giocare e dovevo passare un mese di quella galera. Già ero depresso, ma quella visione, quell’immagine dritta dalla mia infanzia, mi portò su un binario decisamente meno gentile. E più ...
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