L’unico su cui posso contare
Data: 29/03/2021,
Categorie:
Incesti
Autore: mimma_goose, Fonte: RaccontiMilu
... circondò la vita.
— Ancora lo stesso sogno? — mi chiese sottovoce.
— Sì, lo stesso.
— Lo sai, vero, che non ti lascerò mai sola?
— Lo so Stefano, ma continuo a fare lo stesso sogno. E quell’angoscia non mi lascia mai.
Per un po’ restammo così a coccolarci. Dopo un po’ iniziai a sentire sul mio sedere il suo membro che diventava duro. Mi misi supina, ma lui sembrava dormire tranquillamente.
— Se continui a muoverti, non riuscirai mai a dormire, Emilia — mi sussurrò, invece all’orecchio.
Mi voltai verso di lui. Eravamo ancora stretti uno all’altro, con le nostre gambe intrecciate. Il suo braccio mi circondava ancora la vita.
Mi tirò più vicino a sé. Sentivo la sua erezione contro la mia pancia.
Istintivamente allungai una mano a toccarlo. Era durissimo.
— Cosa fai, Emilia?
— Ti tocco. Mi piace toccarlo quando ce l’hai così duro.
— Davvero? E ti piace qualcos’altro? — mi sussurrò con voce roca.
— Sì. Mi piace quando mi tocchi anche tu.
— E non ti piacerebbe fare altro?
— Tipo?
— Tipo cose che si fanno senza i vestiti addosso. Cose che fanno un uomo e una donna.
— Oh… quel tipo di cose! — risposi sorridendo.
Sul momento non risposi, ma ci pensai seriamente. Stefano rappresentava tutto il mio mondo e la sola idea che potesse lasciarmi mi angustiava a morte. Così mi decisi.
— Sì… mi piacerebbe.
Stefano sorrise e mi baciò.
— Allora lo faremo come si deve.
Senza alzarsi dal letto riuscì a spogliarsi. Si tolse anche ...
... le mutande e poi accese la lampada del comodino.
— E tu? Non ti spogli?
Ero imbarazzata, però. Fare quel passo significava davvero che la nostra vita sarebbe cambiata in modo decisivo. Ma lo feci ugualmente. Mi alzai dal letto e mi spogliai davanti a lui. Lui che non mi toglieva gli occhi di dosso, con una evidente eccitazione negli occhi. Capo dopo capo, i miei indumenti si ammonticchiarono sul pavimento: i pantaloni, la maglia, la canottiera, le mutandine.
— Sei bellissima Emilia… Nessuna è più bella di te in questo momento… — mi disse. — Levati anche l’elastico dei capelli. Voglio toccarteli.
Mi sdraiai di nuovo sul suo letto. Mi misi supina e lui fu subito al mio fianco. Ci baciammo dolcemente, mentre le nostre mani andavano in esplorazione. Lui infilava le dita tra i miei capelli, mi accarezzava il collo, i fianchi, il seno, ed io la sua schiena fino a scendere sui suoi glutei sodi.
L’eccitazione stava aumentando. Sentivo il suo membro sempre più duro appoggiarsi al mio fianco.
Poi si allungò verso il comodino e prese una cosa. Un piccolo oggetto avvolto nella stagnola. Ne strappo un lato coi denti.
— Così non ci saranno problemi, Emilia. Non rischieremo niente — mi disse, e poi si infilò il preservativo.
Riprendemmo a baciarci e a toccarci. Poi, Stefano si spostò tra le mie gambe.
— Puoi ancora tirarti indietro, Emilia.
— No. Va bene così — gli risposi accarezzandogli il viso.
Mi baciò di nuovo. Io sollevai le ginocchia e Stefano si ...