1. Schiava, succube o che altro? Scrivo per capire me stessa, aiutatemi se potete.


    Data: 22/03/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Lesbo Autore: chiodino, Fonte: RaccontiMilu

    ... latino voleva dire dormire sotto, e si riferiva anche a due maschietti. Per legge un cittadino poteva farsi tutti gli schiavi che voleva ed anche qualsiasi straniero, ma non da succube. Lui doveva stare sopra. Questa la teoria. In italiano sappiamo tutti cosa voglia dire. Ubbidire. Fare quello che vuole l’ altro…o l’ altra. Comunque a me sta bene. Mi batte il cuore solo ad avvicinarmi alla porta tornando da scuola. Non devo però farla incazzare. Ho preso qualche schiaffo fin da l’ inizio. Fa male, sa darli sulle orecchie, dove non si vedano i segni, ma ti rintronano, ti fanno fischiare le orecchie e bruciano mica da ridere. Devi imparare quale sia il tuo posto, mi dice quando le è passata e per fortuna le passa in fretta; tutti i salmi finiscono in gloria, cioè tra le lenzuola. E lì, passa tutto. Dimentichi tutto. Viene una donna a fare le pulizie una sola volta la settimana e per il resto facciamo quasi tutto insieme. Mi ha portata a casa a prendere le mie cose. Non mi sovraccarica di lavoro anche perchè è estremamente esigente riguardo allo studio, alla scuola. Esigente e severissima. Tra poco finisce l’ anno. Poi l’ anno prossimo ho la maturità. Devi avere voti migliori, dice. Quando riporto a casa un voto sufficiente che però non sia buono come vuole lei usa la verga. Fa male quel dannato coso ed i segni mi restano a lungo. Sto imparando però ad ubbidire. C’ è una cosa che non sopporto. Sono gelosa e quando fa la svenevole con qualche amica non riesco a trattenermi, non ...
    ... abbastanza bene da evitare che mi scopra perchè pianto un muso lungo così. Eppure…le voglio bene, tanto, sempre di più. Anche Lei mi vuol bene. Non lo dice spesso ma si vede ed io mi sciolgo. Sono felice nell’ aiutarla nelle tante piccole incombenze di casa. Sono fiera mi dica che sono una brava cuoca, vado in estasi se mi loda davanti a qualche ospite. Le amiche sanno ovviamente di me e lei. A l’ inizio me ne vergognavo ed in certe situazioni me ne vergogno ancora adesso. Ha meno riguardi adesso, nasconde sempre meno cosa io sia per Lei.
    
    L’ estate sta finendo. Tra non molto torneremo in città, a casa nostra. E’ cambiata e sono cambiata anche io. Seguirla nelle sue bizzarrie non mi è stato facile e diventa ogni giorno più difficile. Ora dice che sono una amica ed amante più che la sua succube. Qualche ora più tardi sono la sua schiava, mi calpesta, mi tratta come…una serva, anzi tratta la serva meglio di me. Mi abituo e cerco di compiacerla. Nel letto, quando facciamo l’ amore comincio chiamandola Padrona per poi scendere a compromessi, sia Lei che io. Dice che sono una amica, la sua amante. Mi dice di chiamarla per nome…Ma sono solo momenti. Vorrei tornassero i primi giorni, quando non era così dura, con tanti salti di umore…Fuori dal letto ed in casa è la Padrona. Una padrona che si può permettere tutto e che amo fino alla pazzia. Ho detto che la amo, non che le voglio bene. Lo ho detto di proposito. La amo. Ho capito in fretta la differenza tra voler bene ed amare. Amare ...
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