1. Schiava, succube o che altro? Scrivo per capire me stessa, aiutatemi se potete.


    Data: 22/03/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Lesbo Autore: chiodino, Fonte: RaccontiMilu

    ... maggiori mie esitazioni le aveva ottenute…si faccia tutte le pippe che vuole se ha registrato. Maschera grande e costume a due pezzi.
    
    Ero al limite. O lui o lei, oppure nessuno dei due. Avevo tirato la corda sin troppo con entrambe e sentivo che la loro pazienza era ormai al limite…Lui certo era un maschio con le pretese di tutti i maschi che non nascondeva. Diceva che ero primipara, il che è una idiozia. Novizia, vergine, voleva dire ma per questo mi voleva ancora di più. Avrebbe insegnato alla sua schiava la dolcezza dell’ amore. Ti farò donna con la delicatezza che meriti, la mia donna prima ancora che la mia schiava. Vedrai quanto sia dolce dare piacere e ricevere piacere dal tuo uomo e padrone. Un padrone esigente ma comprensivo…mi aveva quasi convinta, ma Jolie…le stesse promesse…
    
    Nessuno dei due. Era una decisione presa ormai, definitiva. Non avrei più risposto. Anzi, due righe di commiato era meglio. Le avevo spedite a King. Poi, Lei…il mio si Padrona.
    
    Un palazzo di qualche pretesa. Mi ero letteralmente precipitata nel l’ androne fino al’ ascensore ma uscendone e cominciando a salire l’ ultima rampa di scale, un deja vu, un già visto dalla ‘me altra’, Jolie.
    
    Identico o quasi il ballatoio, simile la porta. Esito quasi paralizzata davanti al pulsante. Percepisco un trillo su diversi toni, aspetto, quando temo…la porta si apre, entra cara, vieni.
    
    E’ più alta di quanto credessi, bionda tinta. E’ andata dal parrucchiere, per me! Non entri? Forza, mica ti ...
    ... mangio, e ride. E’ contenta di vedermi, è persino un poco nervosa? Poi devo spingere tra i battenti stretti la valigia a ruote con i libri ed il resto. Per qualche istante abbiamo altro cui pensare.
    
    Abbiamo finito di rigovernare. Lei è solo un poco più alta di come la vedessi con la Cam. Identica ovviamente per il resto e cioè bella. Distolgo gli occhi dal suo viso un poco pallido ora. Prima, per qualche momento era quasi arrossato. Io fremo un poco, siamo sedute su un divanetto e percepisco il suo calore. Hai mangiato abbastanza? Vuoi un altro caffè? Si, è nervosa, un poco almeno. Se fossi
    
    da l’ altro, da King, probabilmente sarei già nuda ed in lacrime, col suo cazzo almeno in gola se non peggio…forse già appesa ed imbavagliata mentre assaggio le prime frustate della mia vita di schiava. Ma questa, la Signora Valeria cosa pretenderà? Per ora niente. Mi parla di lei, cose vecchie, già sentite, e cose nuove. Mi fa ripetere di me, di mia nonna, descrivere la mia casa che dice di voler vedere. Mi interessa, voglio capire, capirti povera cara. Senza mamma per tutti questi anni quando crescevi, ti facevi donna…
    
    Dopo il caffè mi ha posto il braccio sulle spalle, leggero, e non è andata oltre. Ora mi sta stringendo un poco e la mano, premendo sulla spalla mi spinge a girarmi un poco verso di lei, delicatamente, quasi invitandomi soltanto. Il timore iniziale che avevo scacciato ritorna, ma alzando il viso la vedo sorridente, dolce. Mi si allarga il cuore, la paura poi si ...
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