1. Storia dei giorni nostri


    Data: 21/01/2018, Categorie: Incesti Trans Autore: Doctorm, Fonte: RaccontiMilu

    ... mi diressi alla porta e aprii a Roberto che era tutto timido.
    
    «Sei sicura? Non voglio litigare con mamma»
    
    «Fai come ti dico, solamente quello che ti dico. Allora ora prendi dalla mia borsa delle exstension rimuovibili del mio colore te le metto poi ti metti un mio reggiseno e una mia mutandina, insieme a una goccia del mio profumo. Entra da tua mamma piano, devi avere il passo di una donna. Ti avvicini e senza andare troppo per le lunghe la massaggi prima nell’interno coscia, poi Sali piano iniziando a baciare il ventre, delicatamente, come se appoggiassi le labbra a una pesca. Quando oramai senti che è calda toccala da fuori le mutandine, piano come se facessi un massaggio, stacci qualche minuto poi torna qui e stenditi a letto- guardandolo per qualche secondo- per fortuna sei glabro così non sentirà peli».
    
    Uscì e io mi misi ancora a letto per qualche minuto aspettando Roberto che rientrava, cosa che successe dopo circa un quarto d’ora. Gli lasciai il letto mentre io mi misi dietro la porta, così da non farmi scoprire da lei.
    
    Dopo qualche minuto la porta si aprì di nuovo e, nel buio della camera, sentii Clotilde avvicinarsi al letto con il passo pesante che la contraddistingue, allo stesso modo mi avvicino a lei, che da subito ha la bocca occupata. Per fortuna l’interruttore della luce è vicino al letto per cui accendo la luce, abbracciando poi da dietro Clotilde, arrivando a contatto con la sua quinta di seno.
    
    Da subito si stacca dal cazzo e si accorge che è ...
    ... il figlio «ma cosa sta succedendo?»
    
    Prima ancora che ella alzi la voce gliela tappo e mi avvicino al suo orecchio «in camera era sempre lui a toccarti per cui per ripagarlo succhialo, sei una vacca lo sappiamo entrambe quindi finisci il pompino a tuo figlio». Annui piano e continuò senza fiatare mentre i gemiti di Roberto alimentavano la camera.
    
    «Ora mentre lo pompi metti un dito nel suo ano e continua la pompa» mentre dolcemente avvicinavo la mano di Clotilde al culo del figlio, che accarezzò con fare dolce per poi massaggiare decisa e penetrarlo con il dito medio.
    
    Non appena il dito entrò il figlio mosse il bacino verso la bocca della madre in modo forsennato venendole in bocca «non ingoiare» le sussurrai ancora facendola alzare e iniziando a baciarla, mulinando le lingue come due forsennate. Dopo qualche istante mi guardò e senza dire nulla se ne andò dalla camera.
    
    Non fece in tempo a chiudere la porta che Roberto mi abbracciò strusciando il suo arnese moscio sulla mia coscia. «Grazie Bea grazie» mi disse ma io lo allontanai un poco e lo baciai con la bocca inserendo al suo interno il proprio seme.
    
    «Assaporalo» dissi allontanandolo da me così che potesse uscire ulteriormente confuso…
    
    commenti e informazioni: oliver88@live.it
    
    Per qualche giorno non si parlò degli episodi successi in camera mia. Solo alla domenica, quando tutti e tre mangiamo insieme (quasi come una famiglia), fu Clotilde che ruppe il silenzio:
    
    «Sentite ragazzi- ci guardò per qualche ...
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