1. La finestra sul viale


    Data: 03/03/2021, Categorie: Etero Autore: Untruth, Fonte: Annunci69

    ... andare; non puoi godere, se non grazie alle mie mani, alla mia lingua, o al mio cazzo.
    
    Potrei fare di te quello che voglio, con buona certezza che adesso sia anche quello che vuoi tu. Il mio possesso e la tua appartenenza sono le due facce della stessa medaglia: in questo momento, perversamente, i miei appetiti diventano automaticamente anche i tuoi.
    
    Intanto questa sensazione di potere sta chiaramente eccitando anche me: l’erezione già piena fa tendere la stoffa dei miei pantaloncini fino a lambire il tuo sedere ancora coperto, e semplicemente affondando appena il bacino su di te potrei dimostrartelo.
    
    Ma tutto ciò non mi basta, voglio prima di tutto piegare la tua resistenza psicologica: ti libero per un attimo dalla mia presa, scivolo all’indietro, agguanto il vestito e lo lancio letteralmente verso l’alto, facendo ricadere il bordo inferiore a metà della schiena. E senza darti tregua mi abbasso, infilo le dita sotto l’elastico delle tue mutandine e con uno strattone secco le faccio scendere alle caviglie.
    
    Ora sei nuda dalla vita in giù, completamente esposta a me. E forse non solo.
    
    A giudicare dai suoni che emetti, le mie attenzioni ti stanno conquistando, perciò insisto: gradualmente, un passo alla volta, voglio condurti al massimo del piacere.
    
    Abbracciandoti inizio a spingere il pube verso di te, più a fondo possibile, tardando qualche secondo ad ogni appoggio per accentuarlo. Vado su e giù così per un po’, ancora vestito.
    
    Poi decido di metterti ...
    ... in imbarazzo, altro elemento fondamentale da far subentrare nel gioco sessuale, inginocchiandomi dietro di te per ottenere un contatto visivo ravvicinato con la tua intimità: ti annuso direttamente col naso che sfrega sulla tua pelle, ti penetro con lo sguardo prima che con qualsiasi altra cosa. Non serve a nulla che tu mi chieda di non farlo: comando io se non si fosse capito.
    
    Da quaggiù c’è visuale piena, e ciò mi riporta in mente cosa sta accadendo fuori da questa casa, in strada: se qualcuno alzasse gli occhi verso noi, non faticherebbe ad immaginare cosa stiamo facendo.
    
    Vedrebbe te, sicuramente non me, che al massimo potrei essere un’ombra irriconoscibile alle tue spalle, che tiene le redini della situazione mentre tu rimani inerme di fronte alla mia volontà.
    
    Certo non potrebbe carpire la tua nudità, che è solo cosa mia, ma si accorgerebbe delle tue smorfie, che tradiscono sia il godimento per quello che ti sto facendo, sia il timore di essere sorpresa per la tua incapacità di gestire l’eccitazione in queste condizioni.
    
    Ma è proprio il rischio che amplifica la forza di quello che stai provando: è l’equilibro sottile ed instabile tra la costrizione che ti impongo e la libertà di movimento che vorresti, tra la vergogna di venire scoperta e la voluttà che la annulla; in altre parole tra il piacere e l’angoscia.
    
    Sempre con la testa in mezzo alle tue gambe, ti faccio sollevare i piedi per raccogliere gli slip ed allontanarli. Subito dopo le mani risalgono ...