1. La finestra sul viale


    Data: 03/03/2021, Categorie: Etero Autore: Untruth, Fonte: Annunci69

    Il mio compagno di stanza è partito per una vacanza di una settimana, permettendomi finalmente di poterti invitare nella mia casa universitaria per la prima volta, come desideravo da tempo: naturalmente hai dovuto farmi penare un bel po’ prima di accettare, forse perché altrimenti non ti saresti sentita abbastanza te stessa.
    
    La sorte ha fatto coincidere il nostro incontro in questa afosa serata di giugno con una nota festa cittadina, che come ogni anno fa riversare in centro migliaia di persone attratte da concerti, artisti e spettacoli all’aperto.
    
    Nell’attesa del tuo arrivo, ho pulito svogliatamente, cucinato per quel poco che so fare e comprato una bottiglia di vino che apprezzi per avviare la nottata: ormai è tutto pronto.
    
    Ma sento squillare il mio telefonino: sei tu che ti scusi per il ritardo spiegandomi che sarai da me tra due minuti. Allora decido di aspettarti in camera mia, affacciandomi dal primo piano dove abito in modo tale da poter controllare l’ingresso.
    
    Nel frattempo dalla mia postazione posso abbracciare con la vista tutto il viale in ampiezza, e per buona parte in lunghezza: la folla è già scesa in strada tra il frastuono dei botti, e ormai la densità di individui è giunta al punto tale da ostruire perfino la pavimentazione.
    
    Sono intento ad osservare alcuni conoscenti che passeggiano ridendo, quando odo distintamente chiamare il mio nome dal basso da un amico che mi saluta con ampi movimenti delle braccia: ricambio il gesto accennando un ...
    ... sorriso e proseguo ad esplorare la massa in cerca di te.
    
    Dopo un quarto d’ora finalmente noto una figura minuta che dribbla agilmente i passanti procedendo controcorrente: sei tu che ti stai avvicinando così al portone d’entrata. Vado ad aprire per farti salire.
    
    Sei una ragazza carina come tante altre, ma c’è qualcosa in te che mi attrae in maniera quasi inspiegabile: sarà il tuo aspetto delicato da fanciulla indifesa, o forse il fatto che esso è assolutamente fuorviante? La tua perenne stronzaggine combattiva, o i rari momenti di serenità in cui giungi perfino ad esprimere segni di dolcezza? La nostra totale incompatibilità caratteriale che non ci garantisce di stare insieme per mezz’ora senza litigare, o la scelta condivisa, proprio per questa ragione, di incontrarci ogni tanto solo per il reciproco soddisfacimento fisico? Il tuo sviluppato senso dell’umorismo che rivela una fine intelligenza, o quel magnifico culetto rotondo che stuzzica ogni tipo di perversione?
    
    Eccoti qui innanzi: la pelle bianca contrasta con il vestito blu, che invece richiama gli occhi chiari, come sempre illuminati dalla consapevolezza di saperne una più degli altri; le scarpe basse non tradiscono il tuo metro e sessanta scarso, né slanciano ulteriormente la tua figura, che non ne ha bisogno; i capelli raccolti da una fascia liberano il tuo viso già leggermente abbronzato, dove il naso all’insù e le labbra sottili concorrono a donarti quell’aria da fresca liceale che istiga costantemente i miei ...
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