1. Papa’, il diavolo e io: prologo


    Data: 02/03/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: ilovesexyhunk90, Fonte: Annunci69

    ... tettona di turno spompinava il cazzo di turno. Ma ora era lui il succhiacazzi. E Gabe quello con la dotazione equina da dover soddisfare. Iniziò a ingurgitare presperma come se fosse latte, e ben presto divenne schiavo di quel sapore. Fortunatamente usciva quasi continuamente, perciò non rimaneva mai a bocca asciutta.
    
    "Oh, cazzo, fratellino…" Gabe mugolò. Le sue labbra si muovevano sincrone a quelle del fratello. Quest’ultimo continuava a un ritmo inumano, capace di pensare unicamente a ingoiare più cazzo possibile, tentando disperatamente di arrivare fino alle palle che rimbalzavano come mele tra le cosce del gemello. La più capiente riserva di sborra che avesse mai visto era lì, in mezzo alle gambe di colui che condivideva il suo stesso DNA. Comincio ad accarezzare quei magnifici pompelmi, sperando di stimolare la produzione di altro succo.
    
    Gabe, esaltato dalla foga con cui il suo cazzone veniva spompinato, prese la testa del gemello tra le mani, forzando il bastone di carne nella gola del suo succhiacazzi. “Non azzardarti a tirare indietro, troia” lo minacciò con ferocia. Deryl non respirava ossigeno, ma cazzo. Dalla bocca continuavano ad uscire presperma e saliva, che invano tentava di ingoiare. Si sentiva svenire, ma non voleva smettere. Era troppo bello. E non era abbastanza.
    
    Fortunatamente per Deryl, Gabe sapeva cosa fare per soddisfarlo. “Piegati in avanti, fratellino” gli disse con un falso tono melenso. La visione era celestiale. Suo fratello, il giovane ...
    ... col fisico perfetto e un culo che neanche una top model poteva sognarsi, era pronto a offrirgli la sua verginità. Raccolse la moneta d’oro che Deryl aveva appoggiato per terra e la pose sulla schiena perfetta che gli si parava davanti. Fece per lubrficarsi il cazzone con un po’ di saliva, ma l’occhio dentro la moneta attirò la sua attenzione e una voce gli ordinò, con tono deciso: “Sfondagli il culo”. Udito ciò, prese la moneta, la infilò nel suo cazzo duro, giù lungo l’uretra, e ficco i 22 cm di carne nel buco del gemello, fino alle palle
    
    “Aaaaaaah! Fermo, fermo!”. A Gabe non fregava un cazzo delle urla di quel frocetto.
    
    “Questo buco mi appartiene, adesso, e so io com’è meglio usarlo”. Mentre con foga violentava il fratello ancora vergine, continuò rabbia e grinta: “Tu stupida troia. Ti metti sempre in mezzo. Non mi rispetti e non mi ascolti mai… ma ora ho capito come farmi sentire. D’ora in poi sarai solo un buco per la mia verga”
    
    Più diceva porcate, più si eccitava, e più il piacere aumentava.
    
    E Deryl non riusciva a non godere. Con una mano si segava il cazzo a ritmi inumani, con l’altra si stuzzicava i capezzoli che a turno volevano solo essere munti. Nella sua mente c’era posto solo per il cazzo che lo stava riempiendo, mandandolo in estasi. Non una parola usciva dalle sua labbra. Solo versi di godimento e lussuria.
    
    “Lo so che non desideri altro fin da quando eravamo bambini. E ora sei stato accontentato.” Prese il fratello per i fianchi, lo fece girare a ...
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