1. Il passato che ritorna


    Data: 23/02/2021, Categorie: Sentimentali Autore: Luthien, Fonte: EroticiRacconti

    ... sembrano chiedere di essere liberati dalla loro prigione. I capelli sciolti e un trucco leggero completano il look. Un ultimo sguardo allo specchio, afferro la borsa e infilo il portone.
    
    Il bar del parco è la mia zona di comfort: lì mi sento a casa e so che se avessi bisogno di tirarmi fuori da un impiccio, il mio caro amico Luca, il barista, sarebbe intervenuto ad un mio cenno.
    
    Alle quattro e cinque apro la porta del bar e trovo Antonio seduto ad un tavolino laterale, quasi in disparte, che guarda nella mia direzione. Mi sorride e mi fa un cenno con la mano, e io sento nuovamente quel brivido partire dal collo e arrivare fino alla vulva.
    
    Ok, sono in ballo, ma il ballo ora lo conduco io.
    
    Un saluto, un leggero bacio sulla guancia (riconosco il suo odore afrodisiaco…) e mi siedo di fronte a lui.
    
    «Sei sempre uno spettacolo, Sa» Il tempo di qualche convenevole e arriva Luca al tavolino per prendere l’ordinazione.
    
    «Ehi Sa, mi porti un nuovo amico?» mi dice stampandomi un bacio sulla guancia.
    
    «In realtà lui è un vecchio, vecchissimo amico» rispondo. «Luca, ti presento Antonio: lui è la persona che mi ha fatto conoscere i Metallica, i Dream Theater e mi ha regalato il primo clamoroso orgasmo della mia carriera!»
    
    Luca ride, abituato alle mie provocazioni, e ribatte: «allora merita un giro di birra offerto dalla casa», strizzandomi l’occhio e andando via in un baleno.
    
    Antonio cambia espressione, diventa rosso in faccia e sembra non avere parole. Conosco ...
    ... quel mix di timidezza e sensualità che lo ha sempre caratterizzato, e ho voluto spingere subito il piede sull’acceleratore, sono io a dirigere il gioco.
    
    Mi guarda con occhi interrogativi: «è la verità, in fondo, di che ti stupisci?» dico sorridendo «e ti dirò di più: tu mi hai sedotta e abbandonata, e non mi sono mai ripresa dallo shock». Il tono della mia voce è canzonatorio, le sue mascelle serrate iniziano a rilassarsi e lui si illumina nuovamente in un sorriso.
    
    Freud diceva che scherzando si può dire di tutto, anche la verità. Prima di lui nessuno aveva saputo farmi godere. Mi atteggiavo a gran donna vissuta, ma in realtà non avevo capito nulla del sesso, fino a che non l’ho fatto con lui. Ai tempi del liceo eravamo amici, nulla di più… poi son partita per l’università, e quando l’ho rivisto, ormai uomo, mi ha corteggiato così insistentemente e dolcemente da farmi cadere come una ragazzina ai suoi piedi. Mi ha stravolto, e poi è scappato via, tra le braccia di una donna di cui nemmeno sapevo l’esistenza. Scoprire che era fidanzato e che il mio ruolo inconsapevole era quello dell'amante fu un colpo al cuore, così l’ho cacciato giù in fondo alla memoria e non ci ho più pensato… fino a stamattina.
    
    Antonio mi pianta gli occhi addosso «scusa, ma tu non eri vergine quando lo abbiamo fatto! Come…?» Gli leggo negli occhi che ripercorre d’un lampo i nostri momenti insieme, guarda fuori dalla vetrina del bar e deglutisce piano.
    
    «Piuttosto, raccontami della tua vita,» dico ...