1. Con i nostri vicini


    Data: 23/02/2021, Categorie: 69, Etero Lesbo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... facilitò i movimenti raccogliendo i piedi contro il sedere di Concita, sollevando le ginocchia che spalancò e adagio si volse di fianco attenta a non cadere. Si spostarono un po’ all’indietro allungando le gambe in modo da incunearle incastrando le cosce una in quelle dell’altra così che i loro sessi entrarono in contatto.
    
    Sia io che Giuliano sentimmo Concita dire “ L’altra volta non pungevi “facendo una piccola smorfia.
    
    Mi ricordai che dovevano essere più di quindici giorni che Irina non andava a depilarsi con cura. Mi ricordai anche che si depilava in modo quasi maniacale prima di fare all’amore.
    
    Irina spinse premendo la figa contro quella di Concita in un bacio umido. Entrambe si sollevarono sulle braccia per guardarsi, accarezzandosi i seni senza smettere di strofinare i sessi cercando ognuna il clitoride dell’altra.
    
    Tutto questo lo fecero occhi negli occhi per non perdere nulla delle sensazioni che si procuravano, non vergognandosi di dirsi parole dolci e sconce perché tutto veniva dal piacere che provavano. Si districarono poi lentamente portando le dita ognuna di loro ad accarezzarci la figa in una lenta masturbazione senza smettere di fissarsi.
    
    Con Giuliano vedemmo la mano di Concita scendere lungo la schiena, sulle reni, accarezzare i glutei, insinuarsi all’interno delle cosce socchiuse di Irina ed afferrata una di queste cercare di attirarla sopra di lei. Mia moglie non mi fece pregare e salì cavalcioni sopra il busto di Concita rivolta verso la ...
    ... minuscola macchia di peli che impreziosiva il suo pube vezzosamente. Con un solo movimento offrì la sua fighetta alla bocca dell’amica che appena sentii la sua lingua separare le labbra si abbatté in avanti mettendo il viso nella morbidezza delle cosce spalancate in un appassionato sessantanove.
    
    Concita avviò quel meraviglioso 69 con il coprire con la labbra la figa della mia compagna assaporandola come fosse una bocca, spingendo la lingua e muovendola come a cercare un’altra lingua che ovviamente non c’era ma trovò e assaporò il nettare che secerne la vagina che aveva saputo eccitare e constatò la dura consistenza del clitoride. Con Concita, Irina ebbe così modo di odorare desiderio sessuale di un’altra femina ed il sapore particolare della sua figa ed anche la turgidità di un clito che era cresciuto un po’ più del solito.
    
    Si leccarono senza risparmiarsi, succhiando una il clito dell’altra, accarezzandosi fra le cosce, fra le natiche, stuzzicandoci l’ano, bagnandolo con i succhi provenienti dalle vagine per poi penetrarlo con un dito, continuando a leccarsi e a succhiarsi.
    
    Stando sempre dietro la porta le vedemmo le due donne avere l’orgasmo sobbalzando, scosse da fremiti, le bocche incollate una al sesso dell’altra soffocando in essi i gemiti e infine separarsi spossate ma appagate. Fu quella l’occasione per accarezzasi, esplorando ancora i corpi che le avevano rese felici.
    
    Le sentimmo parlare di sesso liberamente come se ne parla fra amiche intime, ridendo degli ...
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