1. Con i nostri vicini


    Data: 23/02/2021, Categorie: 69, Etero Lesbo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... lato ed il sesso esposto davanti agli occhi di Concita, le mani sui seni. Concita era accosciata davanti a lei, il volto immerso nella figa dell’amica, intenta a leccarla molto piacevolmente, ed anche lei con la gonna sollevata ed una mano sul suo sesso intenta a masturbarsi altrettanto furiosamente.
    
    Per alcuni istanti, rimasi paralizzato dalla curiosità a guardarle mentre il mio sesso s’inturgidiva velocemente poi mi ritrassi bruscamente.
    
    Osservai Concita che guardava Irina intensamente, le avvicinò il viso, la vidi chiudere gli occhi e appena le labbra si sfiorarono, Irina socchiuse la bocca e Concita la sua si scambiarono un bacio che divenne subito sensuale, perdendosi una nella bocca dell’altra, le mani a percorrevano una la schiena dell’altra, poi i culi, poi le cosce.
    
    La mano di Concita dopo aver accarezzato le natiche di Irina spostò la gonna che era diventata una fascia che cingeva i lombi sollevandola sopra il sedere. Irina, che aveva passato la mano sotto il costume cercò di far superare il rilievo del culo di Concita. A quel punto si sollevarono e ridendo, ognuna di loro si sbarazzò dell’unico indumento che ancora le copriva e furono nude una di fronte all’altra.
    
    Stranamente subentrò in loro una sorta di timidezza guardando con desiderio non dissimulato una il corpo dell’altra. Le tette di Concita benché voluminose erano compatte, il suo ventre era ornato da una peluria verticale che finiva sul clitoride ed era rada e molto meno scura dei capelli. ...
    ... Lei stava guardando il vertice del monticello dove l’assenza di peli lasciava vedere la sommità della figa di Irina che in quel momento aprì maggiormente le ginocchia per una richiesta implicita di sesso.
    
    Lo sguardo di Concita risalì carezzevole alle tette della mia donna poi fissandola negli occhi e pose entrambe le mani al di sopra di esse, adagio le fece scendere con una lieve carezza sfiorandole appena con i polpastrelli delle dita ma con l’effetto immediato di far inturgidire i capezzoli, così che quando quelle dita si soffermarono su di essi, ad Irina le sfuggì un sospiro simile ad un lamento di piacere.
    
    Irina ha sempre sognato di avere dei seni come quelli di Concita che stava accarezzando, e Concita desiderava averli come quelli che possono contenere fra di essi un membro maschile e lasciarlo scorrere fino a ricevere contro la gola il getto caldo del godimento dell’uomo.
    
    Irina per la verità qualche volta ha provato a farlo ma con risultati poco entusiasmanti.
    
    Irina si allungò con un sorriso invitante e Concita l’abbracciò premendo le sue mammelle sopra le tette generose mentre le loro lingue si accarezzavano inseguendosi nelle bocche.
    
    Non si poteva certo dire le due donne fossero delle ragazzine ossute.
    
    I gesti di Concita erano più audaci e decisamente stava prendendo l’iniziativa, osando, portandosi sopra di lei e baciandola in continuazione insinuò una gamba fra le sue, spingendola fino ad accarezzare con la coscia la figa della sua amica.
    
    Irina ...
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