1. Con i nostri vicini


    Data: 23/02/2021, Categorie: 69, Etero Lesbo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... hanno gli amanti con cui scopano in casa su un bel grande letto oppure in hotel. Tieni conto che le donne, così come noi maschi, hanno anche i loro sogni omosessuali. In tal caso noi cerchiamo un rapporto con i gay, loro invece con centomila scuse si isolano e lesbicano quanto tu non creda. Ad esempio, se io ti chiedessi se a tua moglie piacciono le donne tu che cosa risponderesti?” disse infine lui con un sorriso.
    
    M’irrigidii e risposi con veemenza “Sono certo che Irina non è lesbica. Non credi che me ne sarei accorto?”
    
    “Attento! Giuliano, non voglio offendere il tuo pudore, la tua intimità e tanto meno la tua grande educazione. Non ti ho chiesto se è lesbica, ma con la domanda intendevo dire solamente se a tua moglie possono piacere le donne. Penso tu sappia che molte donne sono fondamentalmente bisessuali senza saperlo e lo nascondono anche a se stesse a causa di stupidi tabu e remore che ne frenano i loro istinti” rispose lui con calma sorridente e sereno.
    
    Io scossi la testa negando “No. Ne sono sicuro. Lei non ha mai frequentato assiduamente donne da cui poi sia stata sedotta”
    
    “Quindi se ti dicessi, per ipotesi, visto che le nostre mogli si frequentano, non mi crederesti se ti dicessi che l’altro giorno Irina e Concita si sono divertite tantissimo?” mi domandò.
    
    “Che intendi con ‘divertite’?”
    
    “Niente! Che si è fatta sedurre da mia moglie”
    
    “Vedi! Se non ci fosse confidenza fra di noi quel che mi dici sarebbe una chiacchiera da bar”
    
    Mi stavo ...
    ... innervosendo per questa insistenza nell’affrontare questo argomento su Irina che riconoscevo essere una bella figa piacente a molti maschi ma questi discorsi così incalzanti ed intimi su di lei da parte di Giuliano non me li sarei aspettati.
    
    “Tu devi essere matto!” dissi e mi alzai per andar via.
    
    Lui si accorse che forse aveva forzato l’argomento e mi pose una domanda bloccandomi “Se sei così sicuro mi faresti un piccolo favore?”
    
    In quel momento pensai che lui fosse un gay latente o clandestino.
    
    “Che cosa vorresti ?” gli domandai in modo lievemente brusco
    
    “Niente. Vorrei che tu venga con me ora camminando silenziosamente senza parlare e che dopo quel che vedrai non accadrà niente e resterai tranquillo”
    
    Gli feci un cenno di assenso e subito dopo Giuliano aprì lentamente la porta e camminò con io dietro di lui a passi felpati verso la cucina, si sporse leggermente dallo stipite, poi indietreggio e mi fece cenno di guardare facendomi un gesto con un dito per mantenere il silenzio.
    
    Sentivo ansimare e mugolare. Non sapevo che cosa pensare. Mi dicevo che Irina non poteva essere e neanche Concita; le avevamo la sciate insieme in salotto. Quindi il mio pensiero andò alla proiezione di un film o alla presenza di qualcun’altra persona.
    
    Lentamente, mi avvicinai alla porta, il cuore batteva impazzito per l’emozione della sorpresa, sporsi leggermente la testa, e rimasi paralizzato: mia moglie, Irina, era appoggiata al lavello, con la gonna totalmente sollevata, il tanga di ...
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