1. Una strana immaginazione


    Data: 07/02/2021, Categorie: Erotici Racconti Etero Trans Autore: LadyChiara, Fonte: RaccontiMilu

    ... visto che anche tu hai una voce da uomo, per favore, puoi toccarti il petto? -Ma chi sei? Una lesbica pervertita? -Ti prego, fallo!>, dopo alcuni attimi si sente un verso, al telefono -Oddio! Ma che cavolo…? Sono piatta! -Scusa di nuovo ma… per favore, potresti toccarti… bé, in mezzo alle gambe?- questa volta non arriva risposta, ma solo un urlo, poi si chiude la conversazione.
    
    Marco si siede sul letto, non sapendo minimamente cosa fare. Passano alcuni minuti in cui può guardare il suo corpo, anche grazie allo specchio: lunghi capelli castani, un corpo snello e affascinante, con un seno abbondante, pancia piatta, lunghe gambe affusolate e un culo piccolo e tondo. Il suo ideale di ragazza, insomma. Suona il telefono e dopo un attimo di indecisione, risponde alla voce maschile già sentita prima: -Ciao, sono… bè, Paola. O almeno lo ero. -Come te, sono Marco, anche se ben diverso da ieri. -Senti… credo che sia una cosa assurda… possiamo vederci? Mi pare di capire che ti sia successa la stessa cosa… -Quando vuoi. L’unica cosa… riesci a venire tu da me? Non so se il mio guardaroba è adatto ad uscire… -Neanche il mio. Comunque sì, va bene. Aspettami.
    
    Dopo una decina di minuti arriva Paola, sempre che si possa chiamare così un biondo di un metro e ottanta, con 85 kg di muscoli in bella evidenza, seppur vestito con una tuta da ragazza. -Ciao, sono… ero Paola. Vestita così perché non ho niente nel mio armadio da mettermi -Neanche io.- risponde Marco, anche lui in una tuta molto ...
    ... abbondante. -Quindi praticamente ci è successa la stessa cosa. Anche se non riesco a spiegarmela. -A me è venuta in mente la tua minaccia di ieri sera. Sembra quasi che si sia avverato quello che volevi. -Bè, non era proprio il mio scopo. Io speravo tanto di restare com’ero. Invece stamattina quando mi hai svegliato e mi hai fatto toccare tra le gambe… sono quasi svenuta- Marco guarda e vede che, sotto la tuta, si intravede una forma notevole, ma distoglie lo sguardo subito. -E tu invece?- chiede Paola -Come sei diventata? -Guardando il fisico… una bella figa! Ma ciò non toglie che stavo bene anche io! -Lo immagino… senti, che facciamo adesso? Voglio dire, non è che io posso stare in giro così, vestirmi da donna, con i tacchi… sembrerei solo un gay! Almeno una ragazza che si veste da uomo avrebbe senso. -Avrebbe senso? Questa tuta è l’unica cosa che ho potuto mettere, la mia roba è troppo larga per vestirmi! -Intendevo, una donna ogni tanto esce con pantaloni e felpa, come un qualsiasi uomo. Comunque, che ne diresti se provo a mettere qualcosa io? Capisco che sia strano, ma, ripeto, non posso stare in giro vestita così. -Ok… vieni con me.
    
    Vanno insieme in camera, dove Paola prende un paio di jeans e una maglietta -Ti prendo anche degli slip perché… diciamo che non sono abituata alla sorpresa che ho trovato! Posso cambiami qui? Così se non mi va qualcosa ho un’alternativa. -Fai pure- risponde Marco sconsolato. Paola si toglie la felpa, mettendo in mostra dei muscoli perfetti ...
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