1. Una strana immaginazione


    Data: 07/02/2021, Categorie: Erotici Racconti Etero Trans Autore: LadyChiara, Fonte: RaccontiMilu

    ... scelta.
    
    Schifata, si rialza e lo guarda male -Bè, che vuoi? Non sei venuta qui per scopare con me? Cosa vuoi ancora?- Lei lo guarda ancora, ma questa volta non è solo rabbia: si sente umiliata da lui, pensava ci fosse un minimo di amore in quello che stavano facendo, invece capisce che era solo sesso. -Ah, un’altra cosa… Sono stanchissimo, è stata una settimana dura e adesso vorrei solo dormire… non ti fa niente tornare da sola? Tanto non abiti lontano.- Lei, ancor più umiliata, si rialza, recupera i vestiti e si riveste. -Mi sei piaciuta però, Paola. Se vuoi scopare ancora con me, fammi un colpo di telefono, tanto il numero ce l’hai già. -Lo sai che sei proprio un bastardo? Non ti è bastato scoparmi senza il minimo interesse per quello che pensavo io, vuoi anche umiliarmi. Sei davvero uno stronzo!- Lui neanche la ascolta, impegnato a specchiarsi e controllare i segni della stanchezza sul suo volto. -Sai, credo proprio che sia ora di dormire. Scusami ma vorrei andare a letto. -Ti meriteresti di sapere cosa si prova ad essere umiliato così. Davvero!.
    
    Lui chiude la porta dietro di lei mentre pensa “Sì, sapere cosa si prova… fossi matto! E’ così bello farsi una ragazza diversa tutte le volte che ne ho voglia.” così se ne va’ a letto anche se, forse a causa del profumo di lei che si sente ancora nel letto, non riesce a dimenticare del tutto le parole di Paola.
    
    Al risveglio, Marco si sente strano, anche se non riesce bene a capire cosa sia. Si alza seduto sul letto e, ...
    ... guardando verso l’armadio, vede la faccia per lui sconosciuta di una ragazza. -Chi cazzo sei, tu?- Ma la ragazza non risponde. Con un brivido lungo la schiena, Marco spera di essere ancora nel mondo dei sogni: su quell’anta dell’armadio c’è uno specchio… Abbassa lo sguardo e rischia di svenire, alla vista di un bel seno, pieno e sodo, proprio sul suo petto. Alza leggermente la coperta e, di nuovo, rischia lo svenimento: tra le sue gambe niente, solo una striscia di peli che, come capisce toccandosi, portano dritti a quello che, inequivocabilmente, è un organo genitale femminile. -Oh, cazzo! Oh, cazzo! Oh, cazzo!- è tutto quello che riesce a dire. Ripensa alla sua serata, al ballo in discoteca e al sesso con Paola. “PAOLA!” pensa “La minaccia che mi ha fatto! Devo chiamarla, devo sapere se centra qualcosa. Anche se non riesco a capire cosa sia successo.” Prende il telefono e compone il numero -Pronto?- risponde una voce maschile assonnata -Pronto? Cercavo Paola, è in casa?- dice Marco, stupendosi del tono della sua voce, femminile anche se profonda, molto provocante. -Sono io, chi parla?- Marco si stupisce di quella risposta, ma si riprende in fretta -Sono Marco, scusa se ti chiamo dopo ieri sera ma ho bisogno di vederti. Puoi venire da me?- segue un attimo di silenzio, poi la risposta, sempre con voce assonnata -Marco? E’ uno scherzo? Sei una ragazza, si capisce dalla voce, cosa vuoi?- Marco si stupisce della risposta, ma decide di fare un tentativo -Ti giuro che sono io. E ...
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